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    Lazio, Vecino: "Importante essere già tutti qui per integrarsi prima con i nuovi arrivi e il mister"

    Lazio, Vecino: "Importante essere già tutti qui per integrarsi prima con i nuovi arrivi e il mister"

    La Lazio continua a sudare ad Auronzo, per imparare i nuovi principi di gioco di Marco Baroni. La squadra ha tanti elementi nuovi che stanno facendo conoscenza con la vecchia guardia per amalgamare bene il gruppo in vista della prossima stagione. Il lavoro, stando alle testimonianze dei protagonisti, procede bene. Vecino, ai microfoni di Lazio Style Channle oggi, dopo la seduta mattutina, ha parlato così:

    NUOVO ENTUSIASMO - "Stiamo facendo un bel lavoro, è normale andare più forte del solito in questo periodo Ogni anno c'è sempre entusiasmo nuovo. C'è entusiasmo e voglia di arrivare pronti all’inizio del campionato ed è quello che conta. Ci stiamo conoscendo con il mister e con i nuovi compagni. Il mister e il suo staff ne approfittano per lavorare sotto tutti i punti di vista con ogni giocatore, sia nella parte fisica, sia in quella tattica. Per adesso facciamo un po’ di tutto, poi andremo nello specifico. Giocare amichevoli anche è importante per mettere minuti nelle gambe. Alcuni dei nuovi già li conoscevo, altri meno. È importante stare qua tutti insieme, per far sì che sia più veloce il loro adattamento. L’importante è trovare la condizione dal punto di vista fisico. Il resto arriverà".

    GOL, OBIETTIVI E RUOLO- "Io cerco di mettermi al centro della squadra. Se arrivano i gol è meglio, ma puntiamo ai nostri obiettivi di squadra. L’anno scorso le partite più belle sono state in Champions, e anche il derby di Coppa Italia contro la Roma. In campionato molto meno. Non lo so se posso fare il trequartista, è una domanda per il mister. Io preferisco giocare nei due in mezzo. Cerco di approfittare degli spazi e di partire più da dietro per sorprendere i difensori.

    BARONI - "Baroni è molto sereno, umile e ci dà grande carica. Trasmette idee concrete, con la giusta energia e noi cerchiamo di aiutarlo. Sui calci piazzati a volte conta la struttura e il tempo. L’importante però è lavorare bene e avere chiari i concetti. Quando ho avuto un problema al ginocchio sono stato fuori un anno, ho avuto due anni difficili anche con la pandemia. Mi sono caricato a livello mentale e fisico. Ora sono tranquillo e sereno".

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