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    Lazio-Napoli, manifesto per la Serie A: fare bel calcio in Italia è ancora possibile

    Lazio-Napoli, manifesto per la Serie A: fare bel calcio in Italia è ancora possibile

    • Massimo Airoldi

    Ieri sera si è assistito ad uno spettacolo calcistico davvero piacevole, che ha mostrato al mondo che il calcio italiano non è poi così finito come molti lo descrivono. Davanti a quasi 200 televisioni, che in altrettanti Paesi hanno trasmesso la partita, Lazio e Napoli hanno dato vita ad un incontro in perfetto stile inglese, da Premier League: calcio dinamico, ritmo mediamente alto, occasioni da entrambe le parti, belle giocate sia di squadra che di singoli, classico assedio finale della squadra "perdente" con gol negli ultimi minuti, voglia di vincere anche nei minuti di recupero.

    La seconda e la terza del campionato hanno saputo regalare uno "spot calcistico" di notevole rilevanza, dimostrando che fare bel calcio in Italia è cosa possibile, nonostante non sia un campionato costellato di "Top Players", nonostante ci sia un tatticismo più accentuato rispetto ad altri campionati.

    Ieri sera hanno brillato le "stelline", in assenza della stella Klose (ai box per infortunio) e di un Cavani poco presente in area di rigore, autore di una partita "normale". Sono stati Floccari, Insigne, Campagnaro e Marchetti a brillare. Floccari, etichettato da molti come "etermo panchinaro" ha segnato, colpito un palo con un tiro a giro splendido, degno del miglior Robben o del miglior Del Piero, ha colto una traversa di testa nei minuti di recupero. Insigne ha trascinato ogni azione del Napoli, grazie alla sua brillantezza e vivacità, oltre che all'ottima tecnica, ricordando, in un paio di spunti, giocatori del calibro di Haessler e Rui Barros. Campagnaro, oltre al gol del  pareggio, si è fatto notare per almeno 3-4 interventi determinanti in fase difensiva, nonostante non si chiami Nesta, Lucio o Thiago Silva. Marchetti, che sarebbe in pratica il terzo o quarto portiere della Nazionale, ha confermato un momento di forma strepitoso che ha consentito alla Lazio di portare a casa un punto.

    Senza andare in Brasile o in Argentina a scovare ipotetici e potenziali talenti, pagandoli fior di milioni, sarebbe opportuno che le squadre italiane si guardassero un po' intorno, tra i "confini dello Stivale", perchè è cosa possibile, anzi certa, che si può giocar bene e dare spettacolo anche con materiale proprio, non obbligatoriamente "pubblicizzato".

    In fondo la partita di ieri sera ne è stata una dimostrazione: avrebbe potuto vincere chiunque, se fosse terminata 3 a 3 nessuno avrebbe detto nulla, la Lazio ha avuto più volte le occasioni migliori per chiudere la partita, ma Marchetti (portiere laziale) è stato forse il migliore in campo. E' un bel paradosso, ma è stato bello così.

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