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Lazio, Immobile: 'Mi sono confrontato spesso col club sui nuovi acquisti. Mio gol più bello? Quello di tacco a Cagliari'
GOL PIU' BELLO - "Sono orgoglioso di quello che ho fatto in carriera. Il gol più bello esteticamente di questi 200 è quello di tacco a Cagliari. Di brutti, sporchi, ma sempre utili ce ne sono tanti. Alla fine comunque è sempre bello fare gol in tutti i modi. Credo di avere in comune con la storia della Lazio la voglia di non mollare mai, nonostante tutto. Gli ultimi campionati hanno dimostrato che questa squadra lotta fino alla fine e raggiunge anche gli obiettivi più difficili"."200 gol sono un traguardo importante, impreziosito ancora di più dall’importanza del gol stesso contro il Feyenoord. Sono stati tutti belli. Qualcuno pesa di più e questo è uno di quelli. È stato bella anche poterlo festeggiare davanti alla nostra gente. Con il mister, lo staff e il resto della squadra abbiamo fatto un bel lavoro in quella partita"
CAMPIONI - "La Lazio nella sua storia ne ha avuti tanti di campioni. Veron, Nedved era bello vederli giocare, ma mi sarebbe piaciuto giocare in attacco con Signori e Salas, con cui credo che mi sarei trovato bene perché – soprattutto Signori – non era solo un bomber, ma anche uno a cui piaceva fare assist".
LA PARTITA PREFERITA - "Quando feci 41 gol in stagione e anche l’anno che vinsi la scarpa d’oro ebbi la fortuna di non avere particolari problemi fisici, ma a mi piacque molto anche la prima stagione con Sarri, quando feci 27 gol in campionato. Sono riuscito a dare il massimo sia con lui, sia con Inzaghi prima. La mia partita preferita però rimane Lazio – Borussia Dortmund: gol pesante, che sblocca la partita, assist a Akpa, che mi sta ancora ringraziando, vittoria, tutto perfetto".
ALLENATORI - "Zeman, Sarri e Inzaghi sono tre allenatori molto diversi. Zeman è il più indecifrabile. Quando sembrava che tutto stesse andando bene, per lui era tutto sbagliato e questo era anche divertente. Mi sono trovato bene con tutti e tre e da ognuno ho cercato di prendere il meglio".
IL PEGGIOR AVVERSARIO - "Chiellini è stato uno dei peggiori difensori da affrontare. Era uno che non mollava mai, non aveva mai indecisioni".
UOMO MERCATO - "Con Romagnoli ho fatto un bel lavoro di convincimento. In quella fase di calciomercato parlammo molto prima che venisse. Molte volte comunque ci siamo confrontati con la società nel prendere delle decisioni, ma più che altro sotto l’aspetto dei comportamenti delle persone. Loro magari potevano scegliere tre o quattro prospetti da ingaggiare e la differenza magari era tutta sul fatto che in squadra già conoscessimo o meno che tipo di persona era quel particolare calciatore".
AMICI - "Io ho molti amici nel calcio, anche se con alcuni non ci sentiamo spesso. Ci sono persone alle quali tengo moltissimo e so che anche anche loro tengono a me. Ai tempi di Pescara, avevo un rapporto particolare con Maniero (oggi gioca alla Turris, ndr), che era quasi più felice di me quando segnavo. Poi Insigne, ma anche Lorenzo Pellegrini, anche se questo può sembrare una cosa straoridinaria. Quando siamo fuori dal campo parliamo di tutto tranne che di Lazio e di Roma. Anche con Zaccagni c’è un gran legame. Con Belotti ho vissuto momenti indimenticabili durante l’Europeo".
LUIS ALBERTO - "Luis Alberto è stato eccezionale nel lavoro che ha fatto per riprendersi dopo le difficoltà di ambientamento all’inizio. Piano piano col lavoro è venuto fuori il giocatore che vediamo ora. In allenamento si vedeva subito quello che poteva dare".