Lazio, Diakitè:| Solo uno degli 'sprechi' di Lotito
La vera grana resta Mobido Diakitè. Giocatore capace, appena 25enne, sicuramente tra i migliori difensori sul libro paga della Lazio, ma messo di fatto fuori rosa. Nelle ultime amichevoli estive non ha giocato, in campionato è rimasto in tribuna e l'esclusione dalla lista Uefa è la consacrazione di un rapporto che si è interrotto con la società. I motivi del gelo sono noti. Diakitè ha un contratto in scadenza a giugno 2013. Oggi guadagna 300 mila euro l'anno. Lui, per rinnovare con i biancocelesti, vorrebbe guadagnare 1 milione, ma Lotito sarebbe disposto a concedere 850mila euro a stagione. La differenza tra domanda e offerta, in questo caso, non fa il prezzo. Perché nessuno cede, né il giocatore né la società. Così, riunione dopo riunione, la rottura è divenuta sempre più profonda. Tanto che Diakitè, durante la fase di mercato estiva, ha rifiutato qualsiasi offerta di trasferimento. Sì perché Tare, capendo l'impossibilità di riuscire a rinnovargli il contratto, ha provado a spedirlo lontano da Roma. Mobido ha detto no a tutto quello che c'era sul tavolo, perché sa che, se riuscirà a svincolarsi a parametro zero, potrà trovare la migliore soluzione contrattuale a giugno. Ma restare fermo un anno non è un bene. Ecco perché intorno al difensore le voci di mercato non si fermano.
L'ultima novità arriva da Torino, dove Conte avrebbe espresso apprezzamento per il francese. La Juventus sarebbe pronta a versare alla Lazio 2 milioni. Anche perché, oggi, la società biancoceleste è costretta a pagare più stipendi senza avere in cambio alcuna prestazione sportiva. Diakitè costa a Lotito 300mila euro l'anno. Ma questo è il minimo. C'è anche Matuzalem (messo da parte per comportamenti poco disciplinati) che prende 1 milione. C'è Sculli (che non è stato più riscattato dal Genoa: Preziosi è venuto meno a un vecchio accordo) con uno stipendio da 900mila euro. Gli stessi soldi che prende anche Foggia, anche lui fuori rosa. Insomma, Lotito oggi paga almeno 3 milioni e 100 mila euro di stipendi per giocatori che non vengono utilizzati. Il mercato di gennaio dovrà essere risulitivo anche per questo. E non sarà solo in uscita. La moglie di Breno, condannato a 3 anni e 9 mesi di carcere, ieri ha rivelato che con la Lazio era stato firmato un pre-contratto poco prima della fine del rapporto con il Bayer. La condotta di Breno in carcere potrebbe portare a uno sconto della pena e se il processo di appello darà esiti positivi, il difensore potrebbe arrivare a gennaio.
(Il Tempo)