Esclusi Lazio: ok Rocchi, ma Diakitè...
Un film già visto, un copione già scritto. L'epilogo sarà lo stesso. La Lazio punisce Diakitè e lui se ne andrà a parametro zero: una perdita per la società, che poteva far buon viso a cattivo gioco, e una perdita per il giocatore, che starà fermo fino a gennaio sicuramente, poi chissà. Diaki tuttavia ha ancora 25 anni, e anche se dovesse saltare una stagione avrebbe comunque una carriera davanti, che di certo lo premierebbe per le sue doti. C'è chi dice che il francese abbia già trovato un accordo con la Juve: sembra strano, ma certo è che ora il ragazzo ed il suo procuratore si guarderanno intorno. L'esclusione dalla lista Uefa è un chiaro segnale, non tecnico, che il ragazzo è fuori dalle dinamiche Lazio.
Diakitè fa rima con Pandev e con altre situazioni analoghe, che in un modo o nell'altro non hanno mai favorito la squadra biancoceleste. La Lazio ha offerto un rinnovo che il giocatore ha rifiutato perchè voleva si facesse alle sue condizioni; nel frattempo però si sono rinnovati contratti meno utili, come quello di Brocchi, infortunato di lungo corso e quasi 37enne, Zauri, che non rientra nei progetti e presto 35enne, Biava, intergro e utile ma pur sempre 35enne, e Scaloni, anch'egli 34enne. La società ha premiato dunque giocatori più o meno importanti ma al tramonto della carriera, e non un giocatore come Diakitè che poteva essere il futuro centrale della difesa laziale.
Poi c'è Tommaso Rocchi, 105 gol con la maglia della Lazio, quinto bomber di sempre della storia biancoceleste, innamorato di questa squadra e spesso collante nello spogliatoio, che rimane fuori dalla lista Uefa. Non è un dramma, perché probabilmente avrebbe giocato poco o niente: la scelta del tecnico ci può stare. Petkovic ha preferito Floccari e Kozak al capitano, che per caratteristiche forse non si addice al gioco che sta sviluppando, però si è mancato forse di sensibilità. Ma nel calcio tutto questo ormai è fuori moda, anche se il tifoso - bontà sua - stenta a capirlo. Tuttavia, se quest'ultima è una scelta opinabile ma che ci può stare (per età, caratteristiche e peculiarità di Tommy), nella faccenda Diakitè nulla ha senso. Ed è uno sbaglio che, oltre che sulla squadra, si può ripercuotere anche nelle casse della società.