Forse una richiesta d'aiuto, forse un avvertimento: che sia propositivo o di protesta, poco cambia nel messaggio lanciato da Morata alla Juve. Quello che ormai era chiaro a tutti guardando le sue reazioni e le sue prestazioni nelle ultime partite, giocate da esterno sinistro con licenza di difendere, è emerso anche chiaramente nelle dichiarazioni degli scorsi giorni. “A volte gioco fuori posizione”: in sostanza il segreto di Pulcinella. Una situazione che poi di riflesso può avere conseguenze che vanno anche al di là di un periodo col broncio del giocatore su cui la Juve tutta, a cominciare da Andrea Agnelli, ha deciso di scegliere quale simbolo per il futuro. Il rinnovo non sembra in discussione, ma l'ipotesi di un ritorno al Real Madrid fino a qualche tempo fa tenuta alla larga prima di tutto da Morata, ora non viene più vissuta dal centravanti spagnolo come una soluzione da digerire in maniera forzata. Tutt'altro: come un'autentica arma pericolosa in mano allo stesso Morata. D'altronde, perché essere scontento alla Juve quando ha un Real Madrid dove può nuovamente sentirsi a casa? Una situazione paradossale rispetto a qualche tempo fa, con il ritornello che è risuonato per oltre un anno (“Alla fine decide il giocatore”) che da melodico e confortante comincia ad avere un effetto pericolosamente inquietante. A.A.A. LAVEZZI CERCASI DISPERATAMENTEDa quelle dichiarazioni e dal malcontento di Morata, quindi, emergono chiari segnali lanciati anche alla società. In una situazione delicata come quella che sta vivendo la Juve in questa stagione, Morata non può di certo fare muro contro muro con Allegri. Che non voglia giocare esterno per agevolare gli altri attaccanti, però lo ha detto e fatto capire. Senza troppo successo. Anzi ogni volta che in partita in corso avrebbe potuto riabbracciare il ruolo di centravanti, è stato sostituito. Allora, se non arriva dal suo allenatore l'aiuto invocato, ecco che la richiesta deve essere accolta da Marotta e Paratici: “Portatemi Lavezzi. O magari Berardi. Portate chi volete, ma salvatemi da chi mi vuol far diventare un terzino”, sembra di capire in un sottotesto nemmeno troppo nascosto in profondità. Un attaccante esterno non serve solo per completare il reparto: serve per salvare il soldato Morata (anche) da Allegri. E voi che ne pensate? Discutiamone insieme nei commenti alla notizia...