Juve, non è certo il riscatto di Cuadrado
Alla fine dei conti, è stata un'intuizione fortunata quella di Cuadrado. Non facile da gestire, di certo. Ma nel complicato avvio di stagione della Juve, l'esterno ex Fiorentina è stato tra i più positivi. In un contesto del genere, è immediatamente partita la trattativa sull'asse Torino-Londra per ridiscutere i termini del prestito con diritto di riscatto libero. O meglio, per completare i dettagli di un affare portato a termine in estate lasciando vuota la casella più importante, quella della cifra necessaria per esercitare il diritto di riscatto. Ma la decisione finale arriverà in ogni caso non prima della primavera, quando Marotta e Paratici sperano di poter avere finalmente le idee chiare riguardo i mezzi con cui pianificare anche la stagione successiva.
PRIMO PASSO, IL PREZZO – Numerosi i contatti anche in questi giorni, che stanno vedendo la Juve arrivare a quanto sperato già in estate. Le resistenze del Chelsea vanno via via scemando, la spesa da oltre 30 milioni effettuata solo a gennaio verrà solamente in parte coperta. E rispetto alle richieste estive di oltre 27 milioni, ora la cifra per cui fissare il riscatto è ad un passo dall'essere individuata: la differenza tra domanda e offerta è ormai ridotta al minimo, tra i 20 ed i 22 milioni più bonus si troverà l'accordo, considerando anche il milione e mezzo già versato dalla Juve per il prestito oneroso.
RISCATTO, QUANTI DUBBI – L'obiettivo primario, vale a dire trasformare un diritto libero in un riscatto dal prezzo concordato, è quasi stato raggiunto. Ma da qui a dire che Cuadrado sarà un giocatore della Juve anche nella prossima stagione, il passo è ancora lungo. L'intenzione di Beppe Marotta è di prendersi in ogni caso tutto il tempo necessario per fare le dovute valutazioni, a maggior ragione una volta fissato il costo del cartellino. In questo momento, destinare 20-22 milioni per l'acquisto di un giocatore che sta piacendo, ma che allo stesso tempo è troppo vincolante da un punto di vista tattico, non è possibile. Troppe le variabili che ancora condizionano la decisione definitiva.
INCOGNITE TATTICHE - Prima di tutto il rendimento di Cuadrado, fin qui positivo ma che non ha ancora dimostrato di essere determinante nei momenti chiave. Poi c'è un piano tattico da affrontare: avere Cuadrado in rosa e pagarlo così tanto necessita di un percorso che lo metta al centro del progetto quindi in un 4-3-3 che preveda l'arrivo anche di altri esterni d'attacco che oggi non ci sono. Senza dimenticare che in questo momento la Juve non è assolutamente sicura di un posto in Champions, motivo per cui diventa complicato pianificare un acquisto come quello di Cuadrado, che potrebbe anche restare il più oneroso della prossima sessione estiva (cessione di Pogba permettendo). Ultimo, ma non per importanza, il nodo allenatore: avere la certezza che sia Allegri il tecnico della prossima stagione, non è possibile. Fino a quando non ci sarà un nome sicuro per la panchina, acquistare Cuadrado non è scelta prudente. E di questi tempi in casa Juve la prudenza deve regnare sovrana. Nicola Balice
@NicolaBalice