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    Lanna e il salvataggio della Sampdoria: "Gli ultimi mesi pensavo di mollare. Sembrava impossibile"

    Lanna e il salvataggio della Sampdoria: "Gli ultimi mesi pensavo di mollare. Sembrava impossibile"

    • Lorenzo Montaldo
    Nella trasmissione Frequenze Blucerchiate, in onda tutti i giovedì sera alle 21.00 su Radio Zena, è intervenuto l'ex presidente della Sampdoria Marco Lanna per raccontare il difficile periodo vissuto alla guida del club blucerchiato, tra salvataggio in extremis, retrocessione e prospettive future.

    Si parte analizzando la salvezza. Lanna ci ha mai creduto? "Non era facile. Rinforzare una squadra senza avere soldi era complesso. Quando abbiamo fatto il cambio di allenatore da Giampaolo a Stankovic, seppur inizialmente avesse avuto qualche difficoltà nelle prime gare, ritornati dal ritiro nelle partite contro Monza, Empoli, ci stavo credendo. Vedevo una squadra che aveva cambiato regime e se la giocava con tutti. Certo, in alcuni momenti veniva fuori il fatto che la rosa fosse corta. Ma vedevo i ragazzi coinvolti".

    Lanna una volta si arrabbiò anche con gli arbitri, cosa strana per un uomo posato come l'ex presidente: "Il mio sfogo contro gli arbitri dopo l'Empoli, tenendo conto che non sono uno che cerca scuse, era dovuto al fatto erano successi alcuni episodi contro Monza, Cremonese ed Empoli. Era stato uno sfogo un po' dovuto al nervosismo e alla carica emotiva, perché ci stavamo giocando la vita, vedevo degli errori quantomeno dubbi contro la Sampdoria da parte della classe arbitrale. Anche loro possono sbagliare, ma quella serie di errori contro di noi mi ha fatto sbottare quella sera a Empoli. Per un po' ci ho creduto, poi chiaramente quando non riesci a fare punti e inizi a perdere, anche nei ragazzi, la convinzione di avere qualche possibilità di salvezza, è arrivato il crollo e si è campito che sarebbe stato impossibile. Le risorse tecniche limitate hanno reso la missione del mister veramente impossibile. Ma all'inizio dell'anno ci avevo sperato.

    Ma Lanna ha mai pensato di mollare? "La sensazione l'ho avuto verso gli ultimi mesi. Lì si stava capendo che poteva diventare impossibile salvare la Sampdoria. Tempi troppo stretti, cose da sistemare tante, tra queste anche il rapporto difficile con la proprietà. Devo però dire che ero affiancato da persone, sia nel CdA che nella sede, ma anche i consulenti sia finanziari che legali, che hanno fatto un lavoro gigantesco. Abbiamo passato nottate in sede per portare avanti e chiudere. Gli avvocati soprattutto che erano a Genova, mentre la parte finanziaria era a Milano, finivano di lavorare alle due di notte e alle otte erano in sede. Un grazie va anche a loro. Sono stati bravi e hanno fatto un grandissimo lavoro. Qualche mese prima della chiusura però vedevo che la vetta della montagna era sempre più lontana, quasi inarrivabile. Vedevo troppe difficoltà e trattative che andavano a scemare perché molti mollavano vedendo una impresa difficile entro giugno". 

    Come vede Lanna il presente del calcio? "La Lega dovrebbe compattarsi un po' di più perché ci sono tanti presidenti in Serie A, che è il motore di tutto il circolo calcio, che pensano al loro giardino senza avere una visione più ampia. Prendiamo l'Inghilterra che ha venduto i diritti televisivi per tre miliardi, noi forse li abbiamo venduti intorno al miliardo. E' il sistema che deve cambiare. Il Governo dovrebbe dare delle facilitazioni e aiutare le società a rifare gli stadi. Ora siamo quasi costretti data la candidatura per gli Europei, considerato che come competitor abbiamo la Turchia che è pronta a investire tanti soldi. In Italia siamo legati a lentezza burocratiche. Il Sindaco di Genova ha detto che a prescindere di Genoa e Sampdoria vuole mettere mano allo stadio. Una delle prime cose che feci, arrivato alla Sampdoria, fu il sondaggio per chiedere ai tifosi perché non venivano allo stadio al netto della quotad del 75% per il distanziamento Covid. Tante persone mi hanno risposto che serviva uno stadio e servizi migliori. Ovvio che non ero io che potevo risolvere quel tipo di problema. Ma in Italia ci sono tantissimi stadi con problemi, anche l'Olimpico e San Siro sono antiquati rispetto alle migliorie. Il Ferraris deve restare lì, storicamente è quello lo stadio. Trovare una zona per rifare lo stadio la vedo complessa rispetto a Milano dove gli spazi ci sarebbero. Secondo me bisogna partire dal rifare gli stadi e ripensare le dinamiche interne della Lega Calcio. Con Gianni Panconi avevamo fatto un calcolo, con lo stadio nuovo, tolti i costi, a livello di introiti li avevamo quantificato intorno ai 10 milioni l'anno, facendo vivere lo stadio tutto l'anno con gli store delle squadre, ristoranti e l'evento della partita di domenica. Sarebbe importanti per squadre come Genoa e Sampdoria. Quei dieci milioni in più (ma anche cinque o sei) sarebbero importanti". 

    E della Samp di oggi? Che ne pensa Lanna? "E' una squadra costruita per essere una delle serie pretententi per tornare in Serie A. Solo che la coppia Coda-Tutino è una garanzia di 30-40 gol. La partenza non è stata delle migliori per la Serie B ti dà tempo. Siamo ancora nella fase iniziale. Penso all'anno scorso che stavamo lottando per non retrocedere a gennaio e sono bastate un po' di partite vinte e ti sei trovato nei playoff. Mi sembra un campionato più equilibrato, ma non mi sembra ci siano squadre che abbiano preso il largo. Certo, ci sono squadre attrezzate penso al Pisa, al Palermo, alla Cremonese, altre ne verranno fuori tipo il Sassuolo, la Salernitana, lo Spezia che è lì ed è una squadra solida con un allenatore bravo. Per cui il campionato ti dà il tempo di rientrare in corsa senza grossi patemi. Quest'anno sembra che ci siamo ripresi un po' prima dell'anno scorso".

    DOMANDA Quanto può aver impattato l'aspetto psicologico?
    Pirlo è un allenatore che vuole far giocare la squadra dal basso con un palleggio continuo. La B è una categoria dove non vedo tante squadre che fanno palleggio, fanno due passaggi ma poi la sfera arriva alle punte. Tra l'anno scorso e le prime gare di quest'anno ho visto una squadra che sottopressione, con le squadre che ti venivano a pressare, tu andavi in difficoltà. Anche l'anno scorso la squadra, leggendo le formazioni, aveva giocatori con tante presenze in A, B anche in Champions League... Al netto degli infortuni era una squadra che avrebbe dovuto restare dentro ai playoff per tutta la stagione e non solo all'ultimo. Sottil ha dato concretezza, la squadra gioca più in verticale e questo aiuta Tutino e Coda che vengono accompagnati di più dai compagni. E' vero che il Sudtirol visto a Genova è stata una squadra che si è difensa 90 minuti e abbiamo anche rischiato di pareggiarla, il Genoa l'ho visto in grandissima difficoltà, ha giocato peggio del Sudtirol. Il Sudtirol provava a uscire con la palla al piede, il Genoa faceva solo lanci lunghi. Questo Genoa, mi preoccuperei se fossi un tifoso rossoblù. Anche il Modena, a parte Palumbo, mi è sembrata poca cosa. E' crollata dopo il gol e ha lasciato spazi giganteschi. I sei punti sono perfetti, perché in Serie B le partite si vincono anche brutte. E' un campionato così. Ma sono curioso di vedere la Juve Stabia. Penso che sia una squadra che possa rappresentare un test più probante e serio. Abbiamo giocato due gare con due squadre che si sono solo difese, voglio vedere contro una squadra diversa come reagirà la Sampdoria.

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