Lanciano, Baroni: 'Babacar può diventare un top player'
Marco Baroni, tecnico del Lanciano, è l’artefice del miracolo rossonero in questa prima parte del campionato di serie B. 'Ho trovato un gruppo di ragazzi famelici che hanno voglia di mettersi in discussione come il sottoscritto. - ha raccontato lo stesso Baroni al quotidiano Il Centro - L'allenatore senza un buon gruppo non va da nessuna parte; non servono i nomi, ma la voglia di ogni atleta'. Ha lavorato con Antonio Conte, con Malesani ed è stato allenato da figure di spicco del calcio italiano e non come Bigon, Mazzone, Erikson. Lei a chi si ispira? 'Ognuno mi ha dato qualcosa, osservo anche molto le squadre dilettantistiche. Forse l’allenatore che mi ha dato tanti spunti è stato Antonio Conte, che reputo un grandissimo. Ho lavorato con lui parallelamente alla Juve quando guidavo la Primavera. Mi piace anche Rudi Garcia per come gestisce il gruppo'. Lei ha “rischiato” di prendere il posto di Conte, l’anno scorso, durante la squalifica, vero? 'Si, l'anno scorso c'era stato un momento in cui potevo andare al posto suo. Poi, però, è stata presa una strada diversa, la migliore visto che al posto di Antonio è andato un uomo del suo staff'. La Juve è ancora da scudetto? 'Credo che sia difficile togliere lo scettro ai bianconeri, ma Napoli e Roma sono davvero forti'. La famiglia Baroni come sta vivendo questo momento d’oro? 'In maniera normale. Ho tre figli e il più piccolo, Riccardo, ha 15 anni e gioca a calcio nel settore giovanile della Fiorentina. Lui è quello che mi chiede di più, poi c’è mia moglie che mi sostiene sempre, ma spesso si arrabbia perché non stacco mai. Dice che ho la testa nel pallone. Ed è vero perché cerco sempre di non lasciare nulla al caso documentandomi con video delle partite. Non sento sacrificio perché sono innamorato del mio lavoro'. Ha diretto primavere importanti come quelle di Siena e Juventus, a Lanciano chi può esplodere? 'Questi ragazzi hanno tutto per fare calcio ad alto livello, ma adesso tocca a loro. Io, per esempio, ero un calciatore che non aveva quasi nulla. Mi spiego: avevo pochissima qualità e avevo solo tanta voglia di andare al campo. Se sono arrivato a vincere uno scudetto accanto a Maradona, personaggio pazzesco, è solo perché avevo una voglia pazzesca di migliorarmi. Cerco di trasferire ai ragazzi la grinta e la fame che ho avuto io da calciatore'. Il giovane più forte della B e il miglior allenatore? 'Babacar può diventare un top player. Sono contento per Sarri, che sta facendo grandi cose ad Empoli' Come si trova a Lanciano? 'Molto bene. Sto apprezzando molto i sapori e la cucina di questa terra, anche la mia cinta se ne sta accorgendo'.