La Roma va a fare spesa dallo Shakhtar di Lucescu
Un torneo in cui l’attaccante dello Shakhtar si sente a suo agio: 11 gol segnati in 34 presenze in Champions, più 1 ai preliminari e 10 tra la vecchia Coppa Uefa e l’Europa League, e una memorabile figuraccia quando segnò un gol ai danesi del Nordsjelland senza accorgersi che gli avversari si erano fermati e si beccò la squalifica dell’Uefa. Fair play a parte, si tratta di un giocatore rodato che potrebbe far comodo a Garcia in Italia e nelle delicate sfide da giocare in Europa. Tecnico, veloce, da sempre centravanti ma teoricamente adattabile sulle fasce, ha l’età giusta per fare un salto (27 anni appena compiuti) e una voglia matta di una nuova esperienza dopo 7 anni e mezzo ben pagati ma pur sempre vissuti in un calcio di periferia. Non più un’oasi tanto felice: la folta colonia di brasiliani sbarcati alla corte di Lucescu medita una fuga di massa, vista la delicata situazione in cui è finita l’Ucraina.
Il problema potrebbe essere il prezzo. Ma non troppo: è vero che lo Shakhtar non svende i suoi gioielli ma in questo caso c’è un contratto in scadenza nel 2015, arma utilizzabile dalla Roma (o chi per lei: c’è anche il Napoli) per strappare uno sconto sui 15 milioni dell’attuale valutazione. Sabatini ha anche un alleato alla base: dopo la sfortunata parentesi a Trigoria al fianco di Zeman, Zago è infatti entrato proprio nello staff di Lucescu allo Shakhtar. Se Luiz Adriano vuole farsi descrivere il mondo romanista, sa a chi deve rivolgersi.