Getty Images
La lezione di Stankovic: la mitezza è il modo migliore per affrontare la vita
Ora: immaginate se una cosa così fosse successa, facciamo un nome a caso, a José Mourinho. Lo potete immaginare - vero? - il circo che avrebbe inscenato? Dejan Stankovic invece si è seduto di fronte ai cronisti - e la partita era appena finita - ha esposto educatamente le sue ragioni, ha elogiato la buona prestazione della sua squadra, ne ha evidenziato i limiti - non è un caso che la Sampdoria sia ultima in classifica e abbia vinto solo 2 partite su 26 - ha sottolineato lo spessore della Juve. E poi ha detto, con una calma olimpica, che “Il gol di Rabiot era da annullare”. A questo punto poteva anche alzarsi e salutare, nessuno l’avrebbe biasimato. Invece ha fatto qualcosa di diverso: ha provato a spiegare. Con onestà, con lucidità. Ha detto che “forse la Juve l’avrebbe vinta lo stesso questa partita”, però - e qui ha sfoderato un sorriso sincero, che non era nemmeno provocatorio - però diceva Stankovic “il gol di Rabiot era da annullare”. Se andate a rivedere il filmato che circola in rete, vi accorgerete che lo dice con un soffio di voce, senza mai scomporsi. “E’ un fallo di mano”, dice Stankovic. “E’ chiaro, l’abbiamo visto subito”, aggiunge sorridendo Stankovic. E poi dice una cosa semplice, ma definitiva: “Non è giusto”, appellandosi a quel senso di giustizia che è la base di ogni sport. “Io ho fatto il mio dovere, guidando la squadra fino alla fine, con grande dignità e orgoglio”, chiude Stankovic.
E noi aggiungiamo: e ci ha dato una lezione. L’ha data a certi suoi colleghi isterici, l’ha data a noi che guardiamo il pallone rotolare. E’ la lezione di un allenatore che forse retrocederà, ma che per chi scrive queste righe è da Serie A e merita una bella carriera: grazie Dejan Stankovic, lei ci ha dimostrato che di fronte a quella che si ritiene un’ingiustizia si può reagire con dignità, stile e pacatezza.