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La 'gaffe' del Verona su Mascetti è il manifesto di una società diventata ormai sempre più arida
Il massimo dirigente dell’Hellas ha tentato di giustificare la ”gaffe” con motivazioni maldestre che hanno reso la toppa peggiore del buco. Ha detto: “Abbiamo scordato la valigetta con dentro le fasce in albergo”. Una svista rimediabilissima prima che si iniziasse la gara con l’invio di un pony express a ritirare la suddetta valigetta o al limite provvedere con un rotolo di adesivo nero dalla più vicina cartoleria. Infine Setti ha chiuso aggiungendo danno al danno in questo modo: “Chiedo scusa nel nome della società a tutti i tifosi veronesi”. Scuse che, semmai, andavano inviate al cielo dove si trova il buon Mascetti.
Naturalmente esiste una lettura più allargata e più approfondita per questo ”caso” legato al comportamento etico e al rispetto per le affettuose lontananze. Il Verona, in questa narrazione, rappresenta soltanto l’occasionale punta di un iceberg molto più esteso sotto la superficie del grande oceano umano e sociale. Sempre più distratti, indifferenti e impegnati a osservare il dito piuttosto che la luna siamo diventati così aridi da scordare che è l’amore a far muovere il sole e le altre stelle.