La clausola e il calo del Brighton, il caso rinnovo con Villas-Boas al Porto: De Zerbi e Conceição in corsa per il Milan
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UNA SCELTA CRUCIALE, NON SOLO PER LA PANCHINA - Una scelta cruciale per il futuro del club, non soltanto per la panchina: colui che diventerà il nuovo capo del progetto tecnico sarà anche il simbolo delle intenzioni, delle prospettive e degli obiettivi di RedBird, che non può più né fallire né tergiversare. La misura è colma e i tifosi lo hanno dimostrato apertamente sui social, con l'hashtag #Nopetegui, e sono pronti a farlo anche nei prossimi impegni dei rossoneri a San Siro che, per un caso del destino, saranno ben tre su quattro, contro Genoa, Cagliari e nell'ultima giornata contro la Salernitana: la pazienza è finita e i trionfi dell'Inter hanno acuito un malcontento che può sembrare persino eccessivo per una squadra seconda in campionato e già qualificata alla prossima Champions League. Per questo la decisione sul tema allenatore sarà una vera e propria dichiarazione di intenti e la cartina tornasole per l'operato dei vari Furlani, Ibrahimovic e Moncada: persino EFE, l'Ansa spagnola, ha capito l'antifona e riportato in auge il nome di Lopetegui per gli inglesi del West Ham.
IL NO AI 'LOPETEGUI' E I DUE NOMI ANCORA IN CORSA - La rivolta del tifo rossonero è arrivata forte e chiara a Casa Milan, nonostante i colloqui già avviati con l'ex tecnico di Real Madrid e Siviglia: il no non è soltanto a Lopetegui, ma anche ai tecnici di caratura simile, da Paulo Fonseca all'ex Mark van Bommel. Per questo le valutazioni sono più che in corso, nonostante il Milan avesse già pianificato il mercato in collaborazione con il tecnico spagnolo, vedi la preferenza per Diego Carlos in difesa, suo fedelissimo ai tempi andalusi. I nomi che sono tornati alla ribalta nelle ultime ore, oltre a Thiago Motta che però è molto vicino alla Juventus e per questo rimane sullo sfondo, e a quel sogno Antonio Conte che di diventare realtà proprio non ne vuole sapere, complici le preferenze di Red Bird, sono due: Roberto De Zerbi e Sergio Conceição.
DE ZERBI TRA CLAUSOLA E CALO AL BRIGHTON - Le motivazioni sono differenti: l'attuale allenatore del Brighton, cresciuto proprio nel Milan da calciatore, non ha mai fatto mistero di volere un giorno tornare in rossonero da capo tecnico. A suo favore, possono giocare due carte, che in questo momento lo riportano nel novero dei papabili: la clausola rescissoria da 15 milioni di euro e il calo del Brighton in questa stagione, dopo un inizio sopra le righe così come la seconda parte della scorsa annata, che aveva portato i Seaguils a una storica prima qualificazione in Europa. La dirigenza rossonera infatti, qualora decida di puntare convintamente sul coach degli inglesi, dovrà studiare una formula per abbattere il muro rappresentato dalla clausola che lo vincola al club inglese: proprio De Zerbi potrebbe accogliere di buon grado una negoziazione in tal senso, per favorire la propria uscita. Il tecnico bresciano, che ha un contratto fino al 2026, ha fatto sapere di non avere fretta per firmare un eventuale rinnovo: l'attuale 12esimo posto in Premier potrebbe portare a una separazione meno difficoltosa, da ambo le parti, con la volontà di tornare finalmente in Serie A dalla porta principale che sarebbe finalmente realizzata.
CONCEICAO, IL RINNOVO DI CONTRATTO E VILLAS BOAS AL PORTO - Per quanto riguarda invece Sérgio Conceição, oggi in Portogallo O' Jogo lo ha iscritto nuovamente e prontamente alla corsa per la panchina rossonera, nonostante il rinnovo fino al 30 giugno 2028 con il Porto firmato la scorsa settimana: il motivo è legato al contratto che lo lega ai Dragoes, con quel prolungamento che oggi più che mai in dubbio o meglio è da ritenersi, secondo la stampa portoghese, a tutti gli effetti nullo. La firma infatti era vincolata alla conferma dello storico presidente Pinto Da Costa nella sua carica, ma le ultime elezioni hanno visto trionfare lo storico ex, anche dell'Inter, André Villas Boas, nobile di famiglia inglese e figlioccio di Bobby Robson, che ora dovrà prendere una decisione definitiva sul futuro del suo allenatore. Questa vittoria arriva al culmine di mesi di tensione, caratterizzati da tafferugli come quello verificatosi all'assemblea generale di novembre dell'anno scorso o, ancora, dagli atti vandalici alla casa dell'ex Chelsea. Insomma, non proprio un rapporto idilliaco tra le due gestioni, che potrebbe ripercuotersi sulla scelta dell'allenatore. In tutto questo il Milan continua a riflettere: queste ore saranno febbrili e cruciali per tutto il mondo rossonero.
@AleDigio89