La Champions avvicina Donnarumma al Milan, ma il problema resta sempre Raiola
PIU' VICINI - Paolo Maldini lo ha ricordato prima della gara dell'Allianz Stadium, Donnarumma "non ha mai raggiunto la vetrina della Champions". E' una questione di ambizione per Donnarumma, è già protagonista assoluto in Serie A e padrone dei pali della Nazionale, ma per la consacrazione a top assoluto deve assolutamente iniziare a giocare regolarmente in Champions. E se il Milan sarà in grado di offrirgliela (togliendola al contempo alla Juve, pretendente numero uno per Gigio) avrà sicuramente molte più possibilità di arrivare alla fumata bianca. Anche perché è sempre forte il legame tra Donnarumma e i rossoneri, colori che indossa fin da bambino. Chi sta vicino al classe '99 lo ha visto molto motivato negli ultimi giorni, molto felice dopo la vittoria sui bianconeri, e il recente confronto con i tifosi a Milanello lo ha fatto molto riflettere. Molto dipende dalla Champions, ma non tutto: perché tra il Milan e Donnarumma c'è sempre un altro fattore, Mino Raiola.
MA RAIOLA... - La trattativa non si muove, con il procuratore che resta fermo sulla sua posizione e al momento non sembra intenzionato ad accettare l'ultima proposta messa sul piatto dal club di via Aldo Rossi, 7 milioni di euro netti a stagione più uno di bonus. Il Milan, da parte sua, non vuole alzare ulteriormente l'offerta dal punto di vista economico, ma c'è l'apertura a un contratto della durata più breve rispetto ai cinque anni desiderati (si può chiudere con un biennale). Serve però un passo in avanti da parte di Raiola, oppure un intervento netto del giocatore e della famiglia per ammorbidire Raiola e sbloccare la situazione. Ancora tre giornate per tracciare una linea definitiva, il Milan si gioca il tutto per tutto per tornare in Champions e trattenere Donnarumma: la partita con Raiola è ancora aperta.
@Albri_Fede90