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Ibrahimovic, un 2021 da dimenticare: un rischio da 7 milioni, il Milan non può sbagliare il colpo in attacco
Ci risiamo. Zlatan Ibrahimovic è di nuovo ko e, come ha avuto modo di confermare Stefano Pioli nella conferenza stampa pre-Torino, salterà certamente le prossime due partite di campionato per una distorsione al ginocchio sinistro subita nell'ultima gara con la Juventus. Un problema fisico, l'ennesimo in un 2021 poco fortunato per lo svedese, che mette a repentaglio il suo ritorno in campo con la maglia del Milan prima della conclusione della stagione, per l'ultima giornata contro l'Atalanta.
QUANTI STOP - Dal primo giorno dell'inizio della sua seconda avventura con la maglia rossonera, il contributo in termini di gol ma soprattutto di esperienza e carisma di Ibra per la crescita del gruppo allenato da Pioli è stato enorme. Ma questo non può nascondere che il Milan ha deciso di rinnovargli la fiducia per un'altra stagione, a circa 7 milioni di euro a stagione bonus compresi, nonostante i molti dubbi sollevati dalla sua tenuta fisica. Solo nel 2021, con la duplice sicura assenza con Torino e Cagliari salirebbe a 10 il computo della partite saltate in campionato, a 11 se il gigante di Malmoe dovesse alzare bandiera bianca pure nell'ultimo impegno contro l'Atalanta. Circa la metà di quelle in calendario.
NON SI PUO' SBAGLIARE - A poche settimane dall'inizio dell'Europeo con lo Svezia, dove il suo ritorno ha creato non poche perplessità e dibattiti. Partendo dai dati di fatto e da queste considerazioni, per Paolo Maldini e Frederic Massara la caccia a un nuovo centravanti che si possa alternare con Ibrahimovic ma raccoglierne anche l'eredità assume un'importanza strategica come non capitava da diversi anni. La possibile qualificazione alla prossima Champions League aumenterebbe ovviamente i margini di manovra della società rossonera, a livello di disponibilità finanziaria e di prospettive sportive da offrire ai candidati, ma la complicata situazione economica globale renderà particolarmente complicata la prossima finestra di mercato. Dusan Vlahovic della Fiorentina rimane il nome preferito, sia per l'area tecnica che per Stefano Pioli, ma non sarà semplice convincere Commisso a privarsi del suo gioiello e abbassare le attuali pretesi di 60 milioni di euro.
QUANTI STOP - Dal primo giorno dell'inizio della sua seconda avventura con la maglia rossonera, il contributo in termini di gol ma soprattutto di esperienza e carisma di Ibra per la crescita del gruppo allenato da Pioli è stato enorme. Ma questo non può nascondere che il Milan ha deciso di rinnovargli la fiducia per un'altra stagione, a circa 7 milioni di euro a stagione bonus compresi, nonostante i molti dubbi sollevati dalla sua tenuta fisica. Solo nel 2021, con la duplice sicura assenza con Torino e Cagliari salirebbe a 10 il computo della partite saltate in campionato, a 11 se il gigante di Malmoe dovesse alzare bandiera bianca pure nell'ultimo impegno contro l'Atalanta. Circa la metà di quelle in calendario.
NON SI PUO' SBAGLIARE - A poche settimane dall'inizio dell'Europeo con lo Svezia, dove il suo ritorno ha creato non poche perplessità e dibattiti. Partendo dai dati di fatto e da queste considerazioni, per Paolo Maldini e Frederic Massara la caccia a un nuovo centravanti che si possa alternare con Ibrahimovic ma raccoglierne anche l'eredità assume un'importanza strategica come non capitava da diversi anni. La possibile qualificazione alla prossima Champions League aumenterebbe ovviamente i margini di manovra della società rossonera, a livello di disponibilità finanziaria e di prospettive sportive da offrire ai candidati, ma la complicata situazione economica globale renderà particolarmente complicata la prossima finestra di mercato. Dusan Vlahovic della Fiorentina rimane il nome preferito, sia per l'area tecnica che per Stefano Pioli, ma non sarà semplice convincere Commisso a privarsi del suo gioiello e abbassare le attuali pretesi di 60 milioni di euro.