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    L'Inter come la Roma, toglie DigitalBits dalla maglia: danno economico da oltre 90 milioni, c'è la risposta dello Sponsor

    L'Inter come la Roma, toglie DigitalBits dalla maglia: danno economico da oltre 90 milioni, c'è la risposta dello Sponsor

    • Emanuele Tramacere
    L'esempio della Roma ha smosso anche l'Inter. Il club giallorosso ha confermato ieri che rimuoverà lo sponsor di maglia DigitalBits dalle proprie divise e riproporrà la maglia iconica con su scritto SPQR fino al termine della stagione poiché, proprio come già successo ai nerazzurri, il main sponsor è insolvente nei pagamenti. Una mossa che anche l'Inter è pronta, come riporta Sky già da domani per la gara contro la Lazio, a portare a termine.

    MOSSA FINALE - Fino ad oggi la società milanese aveva scelto di rimuovere il marchio ovunque tranne che sulle maglie per evitare di "bruciare" gli stock di divise già in magazzino. Le selezioni giovanili come la Primavera, ad esempio, già da inizio anno indossano una maglia vintage e neutra senza sponsor e sarà esattamente questa la maglia che Lukaku e compagni indosseranno contro la Lazio. Poi anche i nerazzurri proveranno la mossa interna fino a fine stagione, ovvero promuovere sulla maglia le iniziative benefiche del club come la lotta al razzismo o il progetto Inter Campus.

    AZIONI LEGALI - L'Inter lo aveva già messo nero su bianco all'interno delle proprie relazioni di bilancio, riservandosi azioni legali per il recupero del credito dovuto. Un credito che supera abbondantemente la doppia cifra milionaria: "Digitalbits non ha pagato il canone base di 24 milioni di euro (tre rate da 8 con scadenze a giugno e ottobre 2022, febbraio 2023). Comprendiamo che la crisi nel settore delle criptovalute ha influito in modo significativo sulla capacità del cliente di adempiere ai propri obblighi. Ci riserviamo tutte le azioni e i rimedi a tutela dei nostri interessi e diritti contrattuali".

    OLTRE 90 MILIONI DI DANNO - Ma l'accordo firmato nel 2021 era ben più oneroso delle cifre che, finora, il club contesta a Digitalbits. Il primo anno, l'unico saldato quasi in toto dallo sponsor, prevedeva 5 milioni di euro più bonus per comparire sulle maniche delle divise (manca circa 1,5 milioni per la vittoria in Coppa Italia e per il piazzamento finale). Poi le cifre esplodevano per un totale di 85 milioni di euro in tre anni (a salire) e più bonus legati a piazzamenti in campionato, qualificazioni europee, superamento dei turno in europa e vittorie di trofei. Conteggiando i 25,5 milioni già non pagati e messi a bilancio, i bonus non versati per ottavi, quarti e semifinali di champions, il bonus per la vittoria della Supercoppa (tralasciando eventuali bonus che potrebbero maturare per Coppa Italia ed eventuale finale di Champions) il danno economico supera già i 90 milioni di euro (cifre da rivedere al rialzo per i risultati delle prossime stagioni).

    DIGITALBITS RISPONDE - Con un comunicato ufficiale, Ditigalbits ha risposto alle voci confermando la rottura dei due accordi commerciali con i due club. LEGGI QUI IL COMUNICATO DI DIGITALBITS

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