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    Inter-Handanovic, il messaggio della Curva e un addio sempre più vicino: è caccia al sostituto

    Inter-Handanovic, il messaggio della Curva e un addio sempre più vicino: è caccia al sostituto

    • Emanuele Tramacere
    Era il 9 luglio 2012 e in un'Inter che stava lentamente ma inesorabilmente cambiando pelle dopo il Triplete e dopo un'anno di gestione complicata fra Benitez prima e Leonardo poi, ad Appiano Gentile venne annunciato l'acquisto dall'Udinese di uno dei migliori portieri dell'allora Serie A: Samir Handanovic. Un gigante proveniente da Ljubljana in Slovenia e che era destinato a ritagliarsi un ruolo da attore principale con la maglia nerazzurra addosso. Al 30 giugno 2023 di fatto saranno passati 13 anni da quel primo giorno, ma l'avventura di quel portiere diventato prima perno difensivo, poi capitano e quindi uomo-spogliatoio, si avvierà verso una normale conclusione


    DALLA CURVA IL MESSAGGIO DI ADDIO
    - Non ci sono stati infatti, finora, discorsi fra l'estremo difensore classe 1984 e la dirigenza del club nerazzurro per il rinnovo del contratto. L'ipotesi di una permanenza in un conclamato ruolo di secondo portiere anche solo per un anno, è lontana e rimane sullo sfondo anche perché Handanovic non si sente arrivato, ha ancora il fuoco dentro che lo ha portato quest'anno ad un dualismo con Onana che l'Inter non vuole ripercorrere. E il messaggio dedicato ad Handanovic esposto con uno striscione durante Inter-Juventus di Coppa Italia dalla Curva Nord suona come la certificazione di questo addio annunciato: "Samir, fieri del tuo senso di apparentenza. Milano sarà sempre casa tua".

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    CACCIA AL SOSTITUTO - E ora?
    Fermo restando che nella testa dei dirgenti il titolare della prossima stagione sarà Onana (ma si dovrà capire dal mercato cosa arriverà per lui con Chelsea e Manchester United fortemente interessati a presentare un'offerta a portata di plusvalenza), l'Inter si sta muovendo su più fronti alla ricerca di potenziali sostituti. Se Onana rimarrà, basterà un'innesto low cost che dovrà però mantenere quantomento lo status di "giocatore formato nei vivai italiani". Alessio Cragno che sarà riscattato dal Monza ma è chiuso da Di Gregorio è un profilo alla portata, così come lo è quel Lorenzo Montipò che tanto bene sta facendo a Verona, ma che ha tanto mercato all'estero. Se invece Onana dovesse partire allora la battaglia si svilupperebbe su altri fronti con la necessità di non prendere solo 1 portiere, bensì due, e il tiro, anche a livello di spesa, si potrebbe alzare. I profili di Marco Carnesecchi della Cremonese e soprattutto di Guglielmo Vicario dell'Empoli (che è stato prenotato e con cui c'è già stato un colloquio) sono i preferiti dal club che ha una grandissima certezza: il futuro della porta nerazzurra dovrà anche parlare un po' italiano.

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