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L'idea della Figc, ripartenza a scaglioni. Gravina: 'Ritiro chiuso, sanificazioni e tamponi. Subito la Serie A, poi B e C'
L'ESITO DELLA RIUNIONE - Oggi, infatti, il presidente della Figc ha incontrato il comitato medico-scientifico istituito proprio per valutare l'impatto dell'emergenza e le modalità di ripartenza. Nel corso della riunione, al fine di stilare i protocolli di ripartenza per il settore, Gravina ha ribadito, secondo quanto appreso dall'Ansa, che : "Con questa procedura noi del calcio non cerchiamo corsie preferenziali".
GRAVINA - Gravina all'Ansa ha quindi ribadito che "per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l'attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via. Il protocollo prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l'individuazione e la conservazione di un 'gruppo squadra' formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente 'negativo'".
PRIMA LA SERIE A - Servirà quindi una ripartenza a scaglioni che vedrà prima di tutto ripartire la Serie A, poi la B e infine la C per favorire il corretto svolgimento di tutti gli esami necessari, compresi i tamponi, e a mettere in sicurezza squadre e addetti ai lavori. Sempre Gravina ha ribadito le linea guida: "In via preliminare il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva), con la sorveglianza del medico sociale o del medico di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il gruppo squadra".
SANIFICAZIONE - "Il luogo per l'allenamento deve essere ovviamente sanificato - prosegue Gravina - intendendo per luogo sia il centro sportivo sia le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi qualora i club non abbiano una propria sede per il ritiro. Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull'organizzazione per l'impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapica".
PAROLA AL GOVERNO - Il modello di lavoro si baserà quindi su una sorta di ritiro 'chiuso' in stile preparazione estiva in cui effettuare un test molecolare rapido e un test seriologico. Lo scopo è quello di individuare un protocollo sanitario di garanzia per quando il calcio tornerà poi effettivamente in campo. Il professor Paolo Zeppilli, presiedente della commissione, redigerà un documento di sintesi che sarà poi mandato da Gravina al Governo e ai Ministri per lo Sport Vincenzo Spadafora e della Salute Roberto Speranza.