L'Essien del Palermo:| Acquah, qualità e personalità
I complimenti di Serse Cosmi hanno certificato il suo salto di qualità: Afriyie Acquah è l'ultima piacevole sorpresa della cantera rosanero, un altro uomo da derby. Il Milan è rimbalzato anche su di lui sabato sera nei concitati venticinque minuti finali, quando il talento ghanese si è ritagliato momenti di gloria 'sradicando 5-6 palloni importanti ai rossoneri, a difesa del vantaggio, nella fase più delicata della partita', ha commentato il tecnico del Palermo a fine gara. E domenica 3 aprile nella sfida più sentita dell'anno, quella col Catania, si potrà contare pure sulla sua intensità di gioco a centrocampo in quella che è sempre stata e sarà una battaglia di agonismo e tecnica.
Nel clima infuocato dello stadio Massimino anche il diciannovenne centrocampista offrirà il suo contributo, a Cosmi piacciono i combattenti come lui: a Perugia ne ha allenati tanti, come Obodo, Fusani, Blasi, Gatti e Genevier, tutti col cuore impavido e la voglia matta di emergere. E Acquah non ha paura di niente, davanti a Gattuso, Boateng, Flamini e Seedorf non si è inibito e, anzi, ha spinto su il Palermo avviando qualche salutare ripartenza. Emblematica quest'anno una sua partita giocata e vinta in un acquitrino a Frosinone nel novembre scorso con la squadra Primavera: fu l'unico a indossare scarpette con la suola di gomma, mentre tutti sfoggiavano modelli coi tacchetti intercambiabili di alluminio, e segnò per di più il gol del vantaggio (l'altro a firma Carioto) tra lo stupore degli avversari e del tecnico Paolo Beruatto.
Definito al suo arrivo in Italia il Nuovo Essien nel gennaio 2010 ('ci somiglia ma per ora solo morfologicamente', chiosò l'allora ds Walter Sabatini), Acquah può ripercorrere adesso la strada di altri talenti africani giunti in Serie A come gli ex dell'Udinese Gargo, Appiah, Muntari e Asamoah. Centrocampista ambidestro molto duttile e dalla buona tecnica, può coprire la zona centrale e le fasce, ma quello che sorprende di più di lui è la volontà, la grande determinazione su ogni pallone, la ferocia nel pressing. Una personalità rara a quest'età. A Cosmi il compito di spingere l'ormai ex enfant prodige (già nel 2006 vinse il titolo di 'miglior centrocampista ghanese Under 14' prima di approdare in Irlanda del Nord al Glentoran e poi al D.C. United) verso nuove conquiste. Il ragazzo di Accra, quest'anno cinque partite da subentrato, può vantare già la media voto del 6 riportata in 134' complessivi: quelli più importanti, però, lo attendono il 3 aprile e lui il derby col Catania da debuttante non lo dimenticherà facilmente.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)