
Kolo Muani, Conceicao, Cambiaso e Weah: la gestione dei giocatori criticati da Tudor, che non tollera mancanze di carattere
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IL CONFRONTO - Tudor ha preferito mettere le cose in chiaro sin da subito, perché non vuole cali d'attenzione, pressapochismo, pensare che tutto sia fondamentalmente risolto. Del resto, la stagione della Juve è stata un susseguirsi di incendi mal sventati, o comunque trattati come nulla e invece divampati nel momento più complicato della stagione. E' stato il grande dramma di Thiago e rischiava di diventare un buco nero enorme per il club. Per questo, meglio intervenire subito, semplicemente richiamando tutti all'attenzione, alla serietà, all'applicazione.
LA GESTIONE - Ci saranno per questo delle conseguenze? No, non dirette, nemmeno nell'immediato. Il tecnico pensa anzi a Cambiaso come sostituto di McKennie, se l'americano dovesse dare forfait con il Parma. A Weah - con Nico avanzato - se invece dovesse assentarsi Koopmeiners. Cioè, si riparte senza patemi e senza problemi, con un chiaro monito e universale: c'è una sola partita a settimana, "c'è gente forte" - come dice l'allenatore -, e allora niente è scontato. Ancor meno le gerarchie. Dare tutto è al primo posto delle richieste tecnico-tattiche.

E IL FUTURO? - In mezzo a tutto questo, ci sono discorsi che s'intrecciano inevitabilmente con il futuro. Come per Kolo Muani, come per Conceiçao, come per lo stesso Cambiaso: cosa ne sarà? Tutto dipenderà dalla prossima guida tecnica, che per adesso è salda tra le mani di Igor Tudor, ma tra qualche settimana chissà. Ergo: impossibile dare una risposta definitiva, più facile che la Juve riparta da altri se consideriamo i calciatori in prestito, più semplice che il mercato faccia il suo corso su Cambiaso. Per capirci: arriva l'offerta giusta, ma giusta per tutti? Potrà salutare.

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A me pare che per una partita non giocata bene, tra l'altro da subentrati si stia facendo una que...