Juventus, Trezeguet: "Scudetto del 2006 vinto sul campo. Quello che espone l'Inter è folclore"
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Il tema Calciopoli divide dal 2006 e continuerà a dividere a lungo. Chi ha vissuto quella stagione da protagonista è David Trezeguet, che vestiva la maglia della Juventus e si sente ancora addosso lo scudetto del 2006, revocato e assegnato all'Inter dopo la retrocessione dei bianconeri. A Fanpage, l'ex attaccante bianconero ha spaziato da quei tempi, passando per la Serie B e la Juventus attuale. Con qualche parola per Dusan Vlahovic e Thiago Motta.
CALCIOPOLI – “Lo sanno anche gli interisti: il campionato è stato vinto sul campo dalla Juve con una dimostrazione di forza superiore ai nerazzurri. Le partite venivano giocate e quella Juve aveva una squadra mostruosa superiore anche a Real, Barcellona e Bayern che quell'anno andavano forte. Lo Scudetto che mostra l'Inter è qualcosa di folcloristico. Credo che tanti giocatori dell'Inter sapessero che la Juventus fosse superiore e meritasse di vincere quel campionato. Tutto il resto è solo folclore".
SERIE B – “È stato un momento molto confuso. Non si capiva benissimo questa vicenda che era più burocratica che sportiva. Venivano da un campionato vinto in maniera straordinaria. La B è stata una scelta individuale. La società era aperta affinché ognuno considerasse il proprio futuro. La forza di ognuno è stata che nessuno avesse pensato molto a cosa fare. Ci siamo subito adattati nonostante un campionato competitivo con squadre come Napoli, Genoa, Piacenza, Brescia. Deschamps ha gestito benissimo quel. Non sono tanti i giocatori che farebbero questa scelta, che ho fatto anche con il River nel 2012”.
JUVENTUS – “I conti si fanno alla fine, ma la vera Juve non si sia ancora vista. In campionato deve migliorare, in Coppa Italia è passata e in Champions bisogna fare punti nelle ultime due partite. Conta solo vincere. I nuovi magari non riescono a capire dove si trovano o cosa rappresenta la Juve a livello mondiale. Si perde tempo a giustificarsi tanto quando invece in bianconero l'unica maniera per dimostrare al pubblico qualcosa è vincere. Questo va detto ai giocatori, alla società che ha avuto tanti cambiamenti importanti. Per fortuna dal punto di vista calcistico è tornato Chiellini, spero che abbia quello spazio importante nel club perché per il resto c'è tutta gente che non fa parte del calcio".
VLAHOVIC – "Alla Juve bisogna trasmettere la fame di vincere, il resto conta poco altrimenti ti mandano via. È quello che ho imparato io da Agnelli a Moggi, Giraudo e Bettega. Sei in una società in cui puoi parlare, ma devi vincere e se questo non l'hai capito devi cambiare squadra".
THIAGO MOTTA - "Lo capisco, ma alla Juve il tifoso vuole solo vincere. Le partite contro le piccole in casa e fuori contano, tutto il resto di chi gioca con o senza voglia, non frega a nessuno. A Torino alla gente non importa niente di te, loro vogliono solo e sempre vincere".
LAUTARO – “In Italia il giocatore più interessante a livello sudamericano e argentino è Lautaro, è unico. Le squadre europee cercano questi giocatori, non per forza giovanissimi, ma che possano far guadagnare tempo a seconda di ciò che hanno bisogno".
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Quanto non sopporto la frase "vinto sul campo!!" ma cavolo vuol dire??? Una squadra vince un part...