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  • Juventus, quanto costerebbe l'esonero di Thiago Motta: c'è il paracadute

    Juventus, quanto costerebbe l'esonero di Thiago Motta: c'è il paracadute

    • Gianluca Minchiotti
    Il destino di Thiago Motta sulla panchina della Juventus è legato anche a valutazioni di natura economica, come si legge in un'analisi del Corriere dello Sport. L'allenatore italo-brasiliano ha firmato un contratto triennale da 5 milioni netti a stagione con il club bianconero, ma l’accordo conterrebbe un paracadute (la cosiddetta “break payment close”) che scatterebbe in caso di licenziamento entro il secondo anno di contratto. Ciò significa che la Juve spenderebbe una quindicina di milioni solo per liberarsi dell’allenatore ingaggiato appena l’estate scorsa. Anche perché un tecnico non viaggia mai solo ma in compagnia del suo staff, puntualizza il Corsport. 

    Juventus, quanto costerebbe l'esonero di Thiago Motta: c'è il paracadute

    MANCINI IN POLE - A queste cifre si aggiungerebbe ovviamente il costo del nuovo e del relativo entourage. La Juve avrebbe bisogno di una guida tecnica di prima fascia, per affrontare in modo credibile un finale di campionato molto delicato, e in questa direzione nelle ultime ore la candidatura di Roberto Mancini è balzata in pole position, superando quella di Igor Tudor. In questo contesto, anche il Mondiale per club (da metà giugno a metà luglio) costituisce una complicazione ulteriore di natura contrattuale perché la nuova manifestazione si svolgerà a cavallo del 30 giugno (data di scadenza dell’esercizio sociale e dei contratti) quindi occorrerebbe, quanto meno, prolungare un eventuale accordo per coprirsi nel caso (auspicabile) di una qualificazione alle fasi finali del torneo. 

    I CONTI - La semestrale al 31 dicembre 2024 ha offerto segnali rassicuranti, ricorda Il Corriere dello Sport. Il percorso di risanamento dei conti prosegue, non senza difficoltà, e il conto economico ha mostrato un risultato netto finalmente positivo (16,9 milioni) dopo anni di perdite. Quasi certamente non ci sarà l’utile alla fine della stagione attuale, ma l’evoluzione della gestione pare indirizzata nella giusta direzione. Questo risultato ha richiesto al management sforzi notevoli sul fronte del mercato in uscita (che ha contribuito con 67,4 milioni di ricavi) ma pure nella gestione del costo della rosa, che si è abbassato di quasi 20 milioni rispetto al primo semestre dell’anno precedente. 

    La sostituzione in corsa dell’allenatore non vanificherebbe questi progressi ma toglierebbe spazio a possibili interventi sul mercato, dove pure i rinnovi di alcuni giocatori in scadenza (Gatti e McKennie) sembrano rallentati dalla difficoltà di prevedere se l’obiettivo del quarto posto sarà raggiunto. 

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    Miau miau
    Miau miau

    La scelta non è solo tecnica, ma anche finanziaria. Per la Juventus, il cambio in panchina compor...

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