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  • Juventus, i segreti della difesa record e il retroscena decisivo su Bremer

    Juventus, i segreti della difesa record e il retroscena decisivo su Bremer

    • Gianluca Minchiotti
    Nell'anticipo di sabato vinto per 3-0 contro il Genoa, la Juventus ha mantenuto per l'ennesima volta la porta inviolata in questo inizio di campionato. Sei partite, tre vittorie per 3-0 e tre pareggi per 0-0. La squadra di Thiago Motta ha incassato il suo unico goal stagionale in Champions League, nel successo per 3-1 contro il PSV Eindhoven. 

    RECORD - La Juventus dunque ha mantenuto la porta inviolata per 540 minuti, e si tratta di un record per quanto riguarda l'avvio del campionato nell'era dei tre punti. Come riportato da Opta,  nessuno prima di oggi era mai riuscito a non prendere goal per un periodo così lungo a inizio campionato dal 1994-95. Il record assoluto della Juventus in Serie A, per quanto concerne la porta inviolata, risale invece alla stagione 2015/16, quando la formazione bianconera blindò la porta per 974 minuti, precisamente dal goal di Cassano in Samp-Juve del 10 gennaio 2016 sino a quello di Belotti nel Derby del 16 marzo dello stesso anno.

    PRIMO MATTONE: NON PRENDERE GOAL - Come ha evidenziato il ds Cristiano Giuntoli, la Juventus sta costruendo il suo presente e il suo futuro mettendo un mattone dopo l'altro. E l'attenzione alla fase difensiva è sicuramente il cardine sul quale Thiago Motta, attento a non prendere goal tanto quanto il suo predecessore, Massimiliano Allegri, pur con modalità di gioco diverse, sta costruendo la sua Juve. Sistemata la difesa, il passo successivo è quello di costruire un gioco corale d'attacco che possa essere anche bello da vedere, oltre che vincente. Perché, sempre Giuntoli dixit: "C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni".

    PILASTRO BREMER - Ma restiamo alla difesa e andiamo ad analizzare il minutaggio di portieri e difensori nell'ambito di questi 540 minuti di imbattibilità in Serie A, dall'unico sempre presente, Gleison Bremer, in giù, ricordando che il classe 1997 ex Torino, perno insostituibile della difesa, durante l'estate ha rinnovato fino al 30 giugno del 2029. "Credo molto nel progetto della Juventus, so che è pluriennale e per questo ho scelto di restare a lungo - dichiarò Bremer dopo la firma, il 5 agosto -.  La Juve come tutte le grandi squadre ha la missione di vincere. La Coppa Italia è stato il mio primo trofeo e non voglio certo fermarmi. Giuntoli? Il suo arrivo mi ha dato grande serenità. Ci siamo confrontati spesso, dentro di me sapevo di poter dare ancora di più, lui mi ha spinto a non accontentarmi: è un grande motivatore".

    IL RETROSCENA - Blindare Bremer, resistendo alla tentazione di un buon incasso sul mercato (sulle tracce del brasiliano c'erano il Manchester United e altri top club), è stato il punto di partenza per il risultato di oggi, il punto di partenza della nuova Juventus, per uno dei pochi giocatori che Motta, fin dal suo primo contatto con i bianconeri, ha considerato imprescindibile per il suo progetto. 


    SCORRI PER LEGGERE: PORTIERI E DIFESA, QUANTI MINUTI HA GIOCATO CIASCUNO SUI 540 DI IMBATTIBILITA'?   
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