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    Juventus, da oggi inizia l'anno uno: via Allegri, riflessioni in corso sui big e chi va in scadenza, ecco da chi si riparte

    Juventus, da oggi inizia l'anno uno: via Allegri, riflessioni in corso sui big e chi va in scadenza, ecco da chi si riparte

    • Gianluca Minchiotti
    Il clamoroso 1-1 contro la Salernitana già retrocessa, e la qualificazione aritmetica alla prossima Champions League arrivata grazie alla vittoria dell'Atalanta sulla Roma, fanno scendere i titoli di coda sull'Allegri bis alla Juventus. A prescindere da come andrà la finale di Coppa Italia di mercoledì a Roma contro l'Atalanta, il destino di Massimiliano Allegri infatti è segnato. 

    E questo non tanto, e non solo, per il desolante atteggiamento mostrato dalla squadra ieri e negli ultimi tre mesi, e per un girone di ritorno con una media punti quasi da retrocessione (21 in 16 partite), ma soprattutto per una visione del calcio totalmente opposta a quella di Cristiano Giuntoli, come evidenziato dal botta e risposta a distanza fra i due sul 'Dna Juve'. Giuntoli che, da oggi, inizia a costruire la sua Juventus.

    DA ALLEGRI A MOTTA - La prima pietra per la ricostruzione, alla fine di questo 'anno zero', sarà proprio quella dell'allenatore. Ed è un curioso segno del destino che la prima partita per la Juve dopo la qualificazione alla Champions e dopo la finale di Coppa Italia sarà proprio contro il Bologna di Thiago Motta, il candidato principale a prendere il posto di Allegri sulla panchina bianconera. Il Bologna farà festa per la storica qualificazione alla Champions, la Juve invece osserverà da vicino il saluto fra i due allenatori, che potrebbe sancire anche un simbolico passaggio di consegne. In ogni caso, a prescindere se sarà Motta il nuovo tecnico bianconero, o chi per lui, la scelta di Giuntoli ricadrà sicuramente su un allenatore che abbia un'idea di calcio diversa da quella di Allegri.

    VIA GLI INDECISI - E poi c'è il capitolo giocatori. Le parole pronunciate ieri da Adrien Rabiot rendono bene l'idea del clima che si respira nello spogliatoio della Juventus: "In tanti non sanno cosa fare l'anno prossimo, anche nello staff, in tanti dobbiamo ragionare. Non so ancora se sarò lì, ma devo dare tutto e provare a vincere per mettere nelle migliori condizioni la squadra per l'anno prossimo". Ecco, verrebbe da dire che la Juventus dovrebbe consigliare a chi "non sa cosa fare" di cambiare aria, perché per ripartire con 'l'anno uno' c'è bisogno solo di giocatori motivati al 100%.

    LE SCADENZE - I casi più spinosi, oltre allo stesso Rabiot (in scadenza a giugno), sono quelli di Federico Chiesa (scadenza 2025) e Dusan Vlahovic (2026) per quanto riguarda i rinnovi di contratto più urgenti, e di Gleison Bremer, il bianconero più richiesto sul mercato, per quanto riguarda la campagna trasferimenti dei giocatori che hanno contratti più a lungo termine (il brasiliano andrà in scadenza nel 2028). Dalla scelta su chi, eventualmente, Giuntoli deciderà di sacrificare fra questi big della rosa, per motivi economici ma anche tecnici e tattici, dipenderanno a cascata molte altre valutazioni, sia per il mercato in entrata che per quello in uscita. Con Chiesa, ad esempio, giochi con un 4-3-3, mentre se 'scegli' Bremer resti ancorato alla difesa a tre. Riflessioni in corso e decisioni da prendere dunque, e sullo sfondo obiettivi che rispondono ai nomi di Teun Koopmeiners, Riccardo Calafiori e Joshua Zirkzee.  

     

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