
Juventus, ci sono destini già decisi: rinnovi e nodo Vlahovic, nemmeno il nuovo allenatore può "salvare"
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CHI RISCHIA - Ecco, c'è chi rischia. E pure forte. Motta è stato un alibi per molti giocatori, da chi ha avuto a targhe alterne uno scontro con lo stesso allenatore, fino a chi non è mai stato messo in discussione, fino forse ad adagiarsi sulle scelte chiare dello stesso allenatore. Facciamo un esempio piuttosto emblematico e arriviamo in zona Koopmeiners: per qualsiasi altro allenatore, l'olandese sarebbe stato quantomeno oggetto di discussione, per TM è stato invece un cruccio quasi personale, poiché dal suo atteggiamento e dal suo sacrificio cercava di provare un punto fondamentale. Ossia: mettersi al servizio del compagno è più importante di qualsiasi altra cosa. Un insegnamento assolutamente legittimo, ma con pochi frutti alla fine della fiera, e che ha finito per appesantire la situazione dell'ex Atalanta. Koop, dunque, è il primo da cui ci si aspetta effettivamente qualcosa di nuovo, importante, diverso.
RISPOSTE - Ed è un discorso, questo, che può estendersi a tutti i nuovi arrivati. Cioè, almeno a chi deve dimostrare ancora tutto. Quindi Nico Gonzalez, reduce dal periodo più complicato della sua annata; ovviamente Douglas Luiz, per il quale i discorsi di mercato potrebbero superare di gran lunga i ragionamenti su una possibile e potenziale seconda chance. Intanto, hanno un finale di stagione per scrivere in maniera diversa il loro nome nella storia di questa squadra, finora l'inchiostro è stato inesistente o totalmente sbiadito.
LE MACRO DECISIONI - C'è poi chi si gioca un pezzo concreto di futuro. A partire da chi ha i rinnovi in ballo. Vedi Gatti, che con TM non ha certo instaurato un rapporto padre-figlio. Vedi pure McKennie, per il quale i discorsi di prolungamento sono interrotti per volere societario: non è un discorso legato soltanto al destino dell'americano, ma vale per tutte le scelte più importanti e con un impatto sul futuro. Semplicemente, senza avere la certezza di un posto in Champions League nel prossimo anno, è impossibile programmare il futuro. Futuro che si programmerà comunque senza Vlahovic e a prescindere da tutto: senza rinnovo, sarà addio. E l'addio sarà soprattutto per questioni economiche. Thiago Motta, Tudor, Mancini, Pioli, Conte, Gasperini: non c'è modo di salvarsi.
Commenti
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Ho paura di vederlo al Milan sto bidone colossale