Juventus, alibi finiti: Motta e Giuntoli si giocano tutto in quattro mesi
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IL TERZO MERCATO DI GIUNTOLI - Giuntoli ha avuto modo di operare per la terza volta sul mercato da quando è alla Juventus. Abbonandogli l'estate del 2023, quando arrivò e mercato in corso e, di fatto, fece da spettatore di quella campagna trasferimenti (l'unico acquisto, al quale lavorò Manna, fu Weah), il Football Director della Juventus ha poi gestito il mercato per i colori bianconeri nel gennaio del 2024 (un fallimento, con le meteore Alcaraz e Djalò), nell'estate del 2024 (un mercato importante, con nove acquisti - molti dei quali hanno poi deluso - e partenze eccellenti, da Chiesa a Szczęsny) e infine nel gennaio del 2025.
GENNAIO 2025, QUANTE OMBRE - La sessione che si è appena conclusa lascia parecchie ombre e situazioni irrisolte: in attacco è arrivato Randal Kolo Muani, ma solo in prestito secco, e la situazione del rinnovo di Dusan Vlahovic, al netto delle considerazioni tecniche sul serbo, prende una piega sempre più pericolosa man mano che passano i giorni. A centrocampo è uscito Nicolò Fagioli e, a questo punto, ci si aspetta una svolta da parte di chi, fino a questo momento, ha deluso di più: Teun Koopmeiners e Douglas Luiz. In difesa la sensazione è che per la sostituzione degli infortunati Bremer e Cabal la Juventus si sia mossa tardi e male, portando a casa nomi non di primo piano (Renato Veiga e Lloyd Kelly, più Alberto Costa). Il tutto condito dai modi discutibili con i quali è stato dato il benservito a Danilo, il capitano della squadra.
MOTTA, VIETATO SBAGLIARE - Ma è ovviamente sull'asse con Thiago Motta che Giuntoli si gioca la fetta più importante del futuro del suo progetto di Juventus. Dopo i tanti pareggi della prima parte della stagione, che finora relegano i bianconeri al quinto posto della classifica della Serie A, dopo una promessa finora mancata di 'gioco', dopo scelte a volte cervellotiche e 'fondamentaliste' su ruoli e sostituzioni, e dopo i faccia a faccia anche duri con alcuni elementi di spicco dello spogliatoio (Danilo, Gatti, Vlahovic, Cambiaso), dopo tutto questo, il tecnico italo-brasiliano non può più permettersi errori. Motta gode ancora della fiducia totale di Giuntoli e della proprietà, ma se a giugno non dovesse raggiungere l'obiettivo della qualificazione alla Champions, o se la situazione dovesse precipitare a stagione in corso, la sua posizione sarebbe difficilmente difendibile.
DESTINI LEGATI - Motta è diretta emanazione di Giuntoli, che lo ha scelto e fin qui difeso. Di conseguenza, un fallimento dell'allenatore sarebbe anche un fallimento del dirigente. Magari non tale da farne vacillare la posizione all'interno della Juventus, ma sicuramente bastevole per fare in modo che l'eventuale scelta successiva possa considerarsi davvero, a quel punto, inappellabile.
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