Juventus FC via Getty Images

Juventus, a due passi dalla Continassa la 'Coverciano del Piemonte'. Sarà la casa di Next Gen e Women?

Cristiano Corbo, inviato a Torino
02 apr 2025
5

C'è un piano futuro, e l'occasione sembra davvero dietro l'angolo. Da tempo, ben prima della pandemia che ha sconvolto pure i conti, la Juventus coltiva la possibilità di avvicinare le "altre squadre". Almeno quelle professioniste, dunque Next Gen e Women. Dopo i primi sopralluoghi che hanno preso il posto delle prime idee, c'è un'opportunità interessante che potrebbe presto spalancarsi dalle parti della Continassa. E' l'impianto sportivo Don Mosso di Venaria. Segni particolari? Ci è passato qualche giorno fa il presidente FIGC, Gabriele Gravina.

IL PROGETTO - L'hanno definita "la nuova Coverciano". L'impianto sportivo è infatti pronto a rinascere: finanziato per oltre 1 milione dagli Enti pubblici Regione Piemonte e Comune di Venaria Reale, oltre a 850mila euro dalla Lega Nazionale Dilettanti, da quanto inizialmente previsto il progetto ospiterà le attività delle rappresentative regionali LND, del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC. Ma non è scontato che non possa essere utilizzato in futuro pure per le squadre bianconere. Avrà spogliatoi, sala medica, locale per il controllo antidoping, sala stampa e servizi di ristorazione. E - per adesso - una tribuna da 1500 posti. Se qualcuno si sta chiedendo se tutto ciò sia ad altezza Serie C o campionato femminile, la risposta è sì: sarà il terzo campo dell'area metropolitana di Torino a poter ospitare gare ufficiali dopo l'Olimpico (dove gioca il Toro) e lo Stadium.

AD OGGI - Al momento, la Juventus Next Gen gioca infatti al La Marmora-Pozzo di Biella, un piccolo impianto da circa seimila spettatori. Stessa sorte per la Juventus Women. Si tratta naturalmente di stadi comunali, e comunque decisamente distanti dalle case juventine. In questo caso, Venaria Reale sarebbe davvero a pochi passi dalla sede della Juventus, che si trova nell'area della Continassa, ultima parte di Torino prima di sconfinare appunto nel comune limitrofo.

L'INCONTRO - A posare la prima pietra dei lavori è stato lo stesso Gravina, lo scorso 22 marzo. Con una frase che ha anticipato persino le riflessioni: "La Juventus è un modello ideale per il calcio italiano - le sue parole dopo l'incontro con i vertici bianconeri alla Continassa -. Un modello per le infrastrutture, lo è stato per il calcio femminile, lo è stato per lo stadio. Peccato per i risultati però voi sapete il nostro campionato è particolarmente avvincente". Oltre ai riferimenti al passato, in casa Juve qui sono concentrati più in ottica futura. A due passi da casa c'è uno stadio, e oggi c'è un'esigenza di avvicinare tutte le anime che compongono il club.