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Juventus: 12 giorni per 3 colpi e 6 cessioni. Da Koopmeiners a Chiesa, il punto caso per caso
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KOOPMEINERS
L'abbiamo nominato ed è ormai dallo scorso aprile IL (tutto maiuscolo) candidato principale per far svoltare questo nuovo progetto tecnico. L'accordo col giocatore fu trovato allora per un quadriennale da 4,5 milioni più bonus a stagione, l'accordo con l'Atalanta manca dal giorno successivo e fra un mini-rilancio e l'altro la distanza non è mai stata colmata. Il giocatore si è chiamato fuori dai convocati di questo inizio di stagione a Bergamo ma non è bastato. Senza i 60 milioni di valutazione Percassi non vuole mollare e con la mossa messa in atto anche da Lookman ora il caso Koop, definito come "un errore di gioventù" dalla Dea si complica ulteriormente.
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CHIESA
Abbiamo nominato anche lui e giustamente lo ha fatto anche Thiago Motta. "La posizione su Federico non è cambiata. Abbiamo parlato con lui e con gli altri, è la grande dimostrazione di rispetto che ho per tutti i giocatori. Internamente sono sempre molto chiaro". Quella posizione è quella di un fuori rosa pericolosissimo che ad oggi non ha offerte se non per un addio a gratis al termine della prossima stagione (l'Inter è in pole). Avvicinandosi al gong il rischio di doverlo "regalare" magari ad una diretta rivale, diventa sempre più grande. Ma ormai con la società si è a un punto di non ritorno, a cosa serva questa esclusione ce lo spiegherà soltanto il tempo, ma il mercato resta silente.
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DJALO'
Tiago Djalò è un rebus incredibile. Giuntoli investì a sei mesi dalla scadenza del suo contratto col Lille pur di soffiarlo all'Inter, ma da allora non è mai riuscito ad imporsi e convincere né con Allegri e né con Thiago Motta. Lui oggi vuole la cessione, la Roma si è fatta sotto e l'ha chiesto ma solo in prestito, il Porto può essere un'idea a prescindere da Conceiçao e ad oggi è la pedina che blocca l'innesto di un nuovo centrale nonostante i contatti per diversi obiettivo come ad esempio Pierre Kalulu.
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KALULU
Proprio il centrale e all'occorrenza terzino destro del Milan rappresenta oggi per la società bianconera quel tassello difensivo che manca dopo i mancati arrivi di Calafiori e Todibo. È il piano C anche a livello economico, ma la trattativa con i rossoneri si è arenata soprattutto sulle cifre fra prestito e riscatto (3+14 milioni l'ultima proposta). Nel mezzo si è inserita l'Atalanta e per la società milanese resta un esubero da piazzare in fretta.
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DE SCIGLIO
Il terzino italiano è all'ultimo anno di contratto e anche lui è a tutti gli effetti un esubero fuori rosa e fuori dal progetto. Per l'ex Milan rimane in piedi l'ipotesi Monza, ma proprio come fu per Szczesny (oggi svincolato e sempre fra le idee del Monza) anche per lui l'ipotesi della rescissione anticipata potrebbe essere la via d'uscita definitiva.
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ARTHUR
La foto in maglia Fiorentina rappresenta per il centrocampista brasiliano, anche lui fuori rosa a tutti gli effetti, l'unica via di fuga percorribile. Un ritorno a Firenze non sarebbe disdegnato da Arthur che per il prestito della passata stagione arrivò anche a rinnovare fino al 2026 il suo contratto con i bianconeri. Altro prestito con diritto? Sì, ma questa volta la Fiorentina vuole uno sconto ancora più alto sull'ingaggio da 4,5 milioni (+4,5 di eventuali bonus)
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NICO GONZALEZ
Yildiz ha preso la 10, Chiesa è fuori rosa e allora nell'altro lato dell'attacco bianconero accanto a Vlahovic chi ci giocherà? Weah è l'uomo usato oggi, ma Thiago Motta vorrebbe un esterno con caratteristiche diverse. Nel corso dell'estate ne sono sfumati tanti, da Felipe Anderson fino a Sancho, Greenwood e anche Adeyemi. Soulé è stato sacrificato sull'altare del bilancio, ma ora serve un innesto di primissimo piano e il nome più caldo resta quello di Nico Gonzalez, non a caso non convocato dalla Fiorentina che non lo ha neanche iscritto nelle liste della Serie A. Neanche a dirlo anche qui l'Atalanta si è inserita in corsa e l'addio di Lookman complica anche questa pista. Ci sarà un'ennesima alternativa?
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MIRETTI
Il centrocampista italiano è oggi infortunato e il reintegro in rosa dell'ex-esubero Weston McKennie è strettamente legato alla sua gestione (e a quella di Nicolussi Caviglia). Dopo due anni in prima squadra vuole garanzie che Thiago Motta non può dargli e nel contempo la Juventus non vuole perderne il controllo perciò sta aprendo soltanto a dei prestiti secchi. Il Genoa è la pista più concreta.
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NICOLUSSI
Il centrocampista 24enne l'anno scorso ha vissuto un anno con una vetrina importante, ma in casa Juventus non c'è spazio per lui e sarà inevitabilmente sacrificato alla ricerca di una mini-importantissima-plusvalenza. L'accordo col Venezia per 5 milioni è a un passo, un tesoretto che per Giuntoli è oggi fondamentale per ampliare e finanziare, seppur di poco, le proposte per uno dei tre grandi colpi. Da domani la spinta finale. 12 giorni e 9 casi da sbrogliare, aspettando il Como è il mercato a farla da padrone.