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Juvemania: racconto di uno juventino davanti alla tv, il giorno di Sant'Andrea
LA FESTA DI SANT'ANDREA - Ammirata la fantastica giocata di Bruno Peres (chapeau), insultato pesantemente dal divano di casa lo svizzero per la sua stoltezza, avevo cambiato canale. Temevo l'intensità del Torino e l'affanno della Juventus. Immagino che la medesima cosa abbia fatto Giampiero Boniperti. Poi - orologio alla mano - sono tornato sul match per il risultato finale temendo il peggio. Ma ieri - giorno del mio onomastico - la Dea ha voluto farmi un regalo: immagine che si materializza mentre Pirlo lascia partire un missile che viaggia a oltre 100 km l'ora verso l'angolo basso di Gillet. Game over: adrenalina alle stelle, urlo belluino e la consapevolezza di cosa significhi quel motto "fino alla fine" stampato sulle maglie. Lo Stadium è il Passo delle Termopili: solo un "tradimento" collettivo potrà consentire ai "barbari" avversari di violarlo. Altrimenti non è cosa: questa squadra, questi uomini, hanno risorse mentali inesauribili. Spesso al di là delle - spremute- risorse fisiche. Detto questo onore al Toro, beffato dalla giocata di un fuoriclasse: gara impeccabile quanto sfortunata. Ma onore anche alla Juventus che ha rispettato il Torino, l'evento e se stessa. Vincere (in dieci) un derby all'ultimo secondo è da grande squadra .
EVRA E BRUNO PERES, COME FERRARI E MERCEDES - Juve sottotono quella del derby. Spremuta dalla gara in Svezia e dal terreno infame che l'aveva vista protagonista. Tutti (tranne Bonucci) con il motore intasato. Tutti in difficoltà nelle ripartenze. Una Juventus nella quale ancora una volta si è evidenziato il problema Evra. Siamo a dicembre e il rendimento di Evra è imbarazzante. Peres l'ha superato come per tutta la stagione la Mercedes ha fatto con la Ferrari. L'evidenza sconsiglierebbe un ulteriore immediato impiego del francese. Ma probabilmente non accadrà, se Caceres non riuscirà a recuperare in tempo utile per il delicato match di Firenze. In difesa gli uomini sono contati. Con lo svizzero squalificato e senza (eventualmente) Caceres gli scenari sono i seguenti: Allegri si rimette a tre in difesa inserendo Ogbonna (a destra) con Pereyra e Padoin sugli esterni bassi e contemporaneamente rinunciando a uno dei centrocampisti. Oppure resta a quattro con Padoin a destra e Ogbonna a sinistra. O al massimo con l'ex Toro al centro e Chiellini a sinistra, visto che da quelle parti il cliente di venerdì sarà Cuadrado. Escludo Mattiello titolare a Firenze: troppo rischioso. Escludo un impiego a sorpresa di Pepe: assente da troppo tempo. Alla disperata - dunque - ancora Evra. Spiace: è stato uno splendido giocatore. Quello visto finora nella Juventus, solo una copia sbiadita.
EMERGENZA DIFESA: OBIETTIVO SCHAR - L'emergenza in difesa (Barzagli, Caceres, Marrone, Asamoah, Romulo che pare abbia la pubalgia) si riverbererà inevitabilmente sul mercato di gennaio. Personalmente - benché non impiegabile in Europa - auspico Schar: sembra un ottimo giocatore.
A FIRENZE 'LA PARTITA DELLA VITA': PER GLI ALTRI - Difesa o attacco? Spesso sento dire: "Ah , se la Juventus avesse un grande centravanti al posto di Llorente". Non è detto. Il Barcellona - esempio - oltre a Neymar e Messi, ha Suarez. E Suarez accanto a Messi sta faticando. Dipende sempre dal sistema di gioco, dipende da come occupi gli spazi, dipende dalla tempistica con la quale verticalizzi. Nel sistema di Allegri, il basco risulta fondamentale. Avesse Suarez, sempre per dire, dovrebbe cambiare sistema di gioco per sfruttarne le caratteristiche. Venerdì a Firenze prima di Roma-Sassuolo. Sentirete dire che ci vorrà una gara speciale. E sarà una banalità. Perché chiunque giochi contro la Juventus gioca sistematicamente la "partita della vita". A Firenze più che da altre parti. La Juventus dovrà riavvolgere il film della scorsa stagione, fissando i fotogrammi di un black out umiliante. Servirà essere pratici: speculando, amministrando, rallentando. Subito dopo ci sarà l'Atletico: ed è quella la gara dove servirà spremere fino all'ultima goccia di sudore. Insomma un pareggio a Firenze non sarebbe disprezzabile. Un pareggio con l''Atletico consentirebbe il passaggio del turno. Con l'angoscia di vedersi recapitare poi nell'urna magari un Real o un Bayern.
FIDUCIA A COMAN - Rispetto alla domanda della scorsa settimana, più o meno la penso come i lettori. Al posto di Allegri, specie nelle gare più abbordabili, azzarderei progressivamente come terzo in attacco Coman. Ha dribbling, tiro, sa crossare: può giovare a Llorente, può giovare agli inserimenti dei centrocampisti. Per fortuna mi pagano per scrivere, non per decidere la formazione .
GOL FANTASMA: TAVECCHIO SI ADEGUERA' - Domanda della settimana: alla luce di quanto accaduto al Meazza, sareste favorevoli alla tecnologia come in Inghilterra? Costa 250.000 euro quella tecnologia. Una società con quella cifra non compra un Primavera. Adriano Galliani ha detto che si batterà in questo senso. Diamola per altamente realizzabile: lui e Lotito sono gli attuali padroni del calcio nazionale. Tavecchio si adeguerà.
A MADRID TRAGEDIA TERRIBILE, MA LA FIFA HA ALTRO DA FARE - Chiudo con tre cose extra Juve. La prima: quanto successo a Madrid è terribile. E ha ricordato scenari già vissuti (anche recentemente) in Italia. Una gara giocata nonostante un uomo fosse stato barbaramente ucciso poche ore prima. La Lega iberica avrebbe voluto cancellare la gara. Non pervenuta la Federazione. Latitanti Uefa e Fifa. Del resto la Fifa, come ha rivelato il Corriere della Sera ha, al momento, altre gatte da pelare. Secondo l'intelligence britannica per l'assegnazione dei Mondiali in Russia e Qatar sarebbero stati versati fiumi di tangenti. Mister Blatter fa spallucce, ma il dossier realizzato dagli 007 di sua maestà sarebbe esplosivo. E visto che James Bond, notoriamente non fa sconti ad alcuno, nel dossier sarebbero finite anche Inghilterra e Cina: avrebbero ordito le medesime illecite trame. Ma con minore appeal finanziario. Dedicato a quelli che spesso sostengono che in fondo si tratta "solo di una partita di calcio".
SALVATE IL SOLDATO BALOTELLI - A proposito di appeal: Balotelli Mario di professione calciatore - secondo i tabloid inglesi - fino alle 2 del mattino nella hall dell'albergo prima dell'ultima gara di Coppa del Liverpool. Qualcuno salvi il soldato Mario: da se stesso. Ne ha un disperato bisogno.