Getty Images
Juvemania: onore al Napoli, la sorpresa di gennaio e una domanda a Marotta
EVRA, UN'ALTRA VOLTA... - Piuttosto (e mi spiace): Evrà è un problema in fase difensiva. Anche a Doha è la sua mancata chiusura sul cross partenopeo che innesca il mischione che porta al pareggio del Napoli. Derby, Sampdoria, Napoli: tre indizi fanno una prova. Evrà è solo la copia sbiadita del giocatore ammirato per anni a Manchester. Gli auguro di riprendersi: per ora è un acquisto sbagliato.
ONORE AL NAPOLI, LA JUVE IMPARI DA QUESTO KO - Onore al Napoli: non è stato superiore alla Juventus, ma non ha rubato. E lamenta, nella prima frazione di gioco, un palo. Poi è stato più freddo e fortunato ai rigori. Ma la Juventus l'ha buttata via prima, raggiunta inopinatamente a 100 secondi dal termine. L'ennesima finale perduta, conferma la maledizione bianconera nelle gare secche. Un “mostro“ sul quale Allegri dovrà lavorare. Detto questo l'Apache ha fatto il suo alla grande. Non si può dire lo stesso per altri. Perdere ci sta: specie se l'avversario è di qualità come il Napoli. La Juventus è forte, ma non è il Real, non è il Bayern e neppure il Chelsea. Ogni successo se lo deve sudare. Appena decelera, paga. Ora le “vedove“ di Conte esulteranno. La società e Allegri saranno messi in croce. Conte ne aveva vinte due di fila di Supercoppe. Diciamo che la sosta arriva a proposito, ma - ci giurerei - i processi e i mal di pancia non mancheranno. Allegri ha fallito nel primo trofeo della sua gestione ed è giusto che sopporti le critiche. La Juve faccia tesoro di questa esperienza: le partite durano 95 minuti (in questo caso 122). Guai a distrarsi. L'unico a godere sarà il cassiere della Juventus: la trasferta a Doha vale un milione e mezzo di euro, tre complessivi per Juve e Napoli. Benitez si conferma “mago” delle finali: dieci in carriera e sentiti complimenti. A lui e alla squadra. Per la Juventus lo scorno di una sconfitta quando già assaporava la vittoria. E' auspicabile che la lezione serva in chiave europea. Ai tifosi, giustamente rammaricati dico: da sconfitte come questa è indispensabile imparare. Alla ripresa, Allegri faccia vedere ai suoi prodi il filmato della gara. Di errori ne hanno fatti: numerosi. Solo la mira imprecisa di Callejon ha evitato a Madama ulteriori dispiaceri. Ora si godano le ferie e si rigenerino: li attende un cammino pieno di ostacoli.
ALLA RIPRESA C'E' L'INTER, LA GARA DI MARCHISIO - Il buonissimo Milan dell'Olimpico ha rispedito la Roma a tre lunghezze in classifica. Vantaggio minimo ma si respira meglio. Alla ripresa Juve-Inter e Udinese-Roma. Dal punto di vista tecnico e nervoso gare imparagonabili. Il rischio è, ovviamente, tutto per la Juventus. Ma lo Stramaccioni che - si confida - possa inguaiare Garcia - corsi e ricorsi - è il medesimo che venne a banchettare allo Stadium uccellando Conte. Impresa riuscita a pochi. Nondimeno un match contro l'Inter è sempre particolare. Mancini quando guidava i turchi seppe mettere Conte tatticamente in difficoltà anche per l'inopportuna spiata di un collaboratore della Rai. Ci vorrà la Juventus migliore. Ci vorrà una Juventus consapevole - specie i nuovi - di cosa quel match rappresenti. Dovessero esserci dubbi, la truppa guardi in faccia Marchisio: il principino quella partita non l'ha mai sbagliata. Gara senza pronostico: a sensazione gara giusta per Morata. I centrali dell'Inter non sono fulmini di guerra.
MERCATO: LA SORPRESA E' JANUZAJ? - Nel frattempo il mercato. Filtra poco. Soliti nomi: Rolando, Montoya, Tello, Versaljko, Zaza, Kramaric, oltre a qualche minorenne per la nursery di Grosso. Persino (ma auspico sia un anticipato scherzo di Carnevale) Vidic. Se le indiscrezioni di Calciomercato.com relative a Januzaj dovessero inspessirsi, eccolo il colpo a sorpresa che avevo intuito. Un trequartista abile anche sulla fascia. Allo United non gioca. Non segna molto ma ha accelerazione, dribbling, predisposizione al cross e all'assist. Lo svizzero in copertura dovrebbe fare gli straordinari. Ma per la testa del Navarro e i “tagli“ di Morata le giocate di Januzaj sarebbero una manna. Arrivasse anche solo in prestito oneroso (risulta che - nonostante i tentativi - per Berardi il Sassuolo a gennaio non ci senta) sarebbe una soluzione tattica in più tra le opzioni di Allegri. Uno così, attualmente, alla Juve non c'è. Non si dica Coman: io gli darei più minuti. Ma è una punta esterna, non un'ala. E neppure un trequartista.
A MAROTTA: GABBIADINI VALE SOLO 13 MILIONI? - Sono consapevole dell'inutilità dell'appello che sto presentando: non è il pensiero di un giornalista a poter condizionare le strategie di una società. Nondimeno chiedo a Beppe Marotta (se ci legge) una riflessione sulla annunciata cessione di Gabbiadini. Sicuro che non sia meglio rinviare la decisione a giugno? E soprattutto, sicuro che “questo“ Gabbiadini valga - bonus compreso - solamente 13 milioni di euro? Mi rendo conto dell'emergenza Juve in difesa. Mi rendo conto della necessità di far cassa. Ma il giovane bergamasco non sa fare solo i gol: Gabbiadini è uno che sa giocare al pallone. Se Marotta dovesse chiedere, mettiamo Insigne al Napoli, che cifra sparerebbe De Laurentis?
RINNOVO LICHTSTEINER - L'anno nuovo ci porta comunque un'ottima notizia: il rinnovo fino al 2017 ( con opzione al 2018) del pendolino elvetico. Giocatore che amo. In giro forse ce ne sono di più bravi. Pochi con il suo rendimento.
VAZQUEZ PIACE ALL'INTER: PERCHÉ NON LE FACCIAMO UNO SGARBO? - Infine, sempre per restare sul mercato: la bottega di Zamparini è cara . Solitamente chiede forzieri. Ha dato ottimi giocatori al Napoli (Cavani), al Psg (Pastore e Sirigu), alla Fiorentina (Toni) e al Wolsburg (Barzagli). Alla Juventus, purtroppo il pacco Amauri. Un buffo da 22 milioni. Ma quando l'italo-brasiliano giocava nell'isola sembrava un top player. E contro la Juventus fece due gol incredibili. Capita. Nondimeno la domanda che vi giro è la seguente: visto che Madama cerca un fantasista, che ne direste di quel Vasquez che a me sembra tecnicamente superiore anche a Dybala? Piace all'Inter. Uno sgarbo ai nerazzurri non mi dispiacerebbe.
RISPOSTE AI LETTORI - Premessa: è mia intenzione rispondere a tutti. Anche a chi trolla: se rimane nel perimetro della buona educazione.
A Michaeljuve 89: posso sbagliare ma la regola mi pare preveda che un giocatore non possa cambiare squadra per più di due volte nel corso di una stagione. Falcao ha già giocato a Monaco e Manchester.
A AlexJuve 1981: Rolando sarebbe una soluzione tampone. A giugno la Juve avrà Rugani. Giocando Allegri a quattro in difesa, i centrali (Bonucci, Ogbonna, Chiellini e Rugani, con Caceres in grado di adattarsi) bastano. Mi risulta piaccia molto Dragovic. In ogni caso non sarà eventualmente Rolando il colpo di gennaio.
A Dek: Reus si potrebbe (a giugno). Per il cartellino. Ma la Juve che ha vincoli sui tetti di ingaggio non sarebbe in grado di pareggiare le offerte di un Bayern o di un Real. Per quanto attiene alle squalifiche, la Federazione ha fatto una figura barbina. Da Allegri a Garcia, a Holebas, al campo del Genoa. Perché o le sanzioni erano motivate, oppure non si può sanzionare ad minchiam e poi revocare. Vale per Allegri, vale per Garcia . Poi sì: il gesto del giocatore della Roma era da squalifica. Ma che vogliamo dire della bottiglietta finita addosso a Strootman? Che fine ha fatto quel bullo incivile? Nessuna sanzione per il Genoa dai cui spalti è piovuto di tutto sulla testa dei romanisti a fine gara? Certo era stato più facile per Tosel sanzionare i cori dei bambini allo Stadium. Strana procura federale: Preziosi spara a palle incatenate. Poi smentisce e dice di essere stato frainteso. Ma il giorno dopo - aumma aumma - anticipa che lo steward ritratterà. Non voglio infierire su Preziosi: il suo passato è noto. E se non è stato radiato la colpa non è sua ma di un (ex) presidente federale noto per la vendicativa protervia nei confronti dei giornalisti scomodi. Nondimeno l' uscita di Preziosi è da ufficio inchieste: ci sono state pressioni sullo steward? Sosteneva il senatore Andreotti: “A pensar male si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca“.
Ad Antony 63: qui sono benvenute vedove, suocere e nuore. Basta che la discussione resti civile. Conte voleva diventare il Fergusson della Juventus. Voleva rottamare Marotta e Paratici. In Nazionale mi pare non abbia ancora compreso il suo ruolo. Che è quello del selezionatore. Bearzot e Lippi hanno trionfato senza tante fisime. Conte dovrebbe evitare certi atteggiamenti, specie con la società che offre il maggior numero di giocatori alla causa azzurra. Non gli conviene.
A Andrea the Original: messa così su Reus, condivido. Non è Ronaldo o Messi. Reputo Zeman un buon insegnante : ma anche un pompatisimo fenomeno mediatico. Nondimeno il Cagliari non si avvale più di Nainggolan, Pinilla, Astori: tanta roba. Conte vorrebbe cose che nessun Ct ha mai ottenuto. Ma ne intuisco le motivazioni. La Nazionale di Abete e di Prandelli era un sorta di agenzia di viaggi che episodicamente si dedicava al calcio. Conte sta cercando di portare in maglia azzurra il suo calvinismo. Per quanto riguarda le offerte (o presunte tali) a Conte, a me risulta che l'unico contatto, l'ex allenatore della Juventus lo abbia avuto con Galliani. Trattativa abortita. Loro sanno il perché.
A Elcabezòn: Neppure a Maradona ho visto fare le cose che faceva Sivori. Un torero che con il tunnel matava il toro-avversario. Sul web - in parte - i suoi gol sono visibili - compreso uno pazzesco - da terra dopo slalom in area - alla Fiorentina dell'esordiente Albertosi. Manca il più incredibile, realizzato a Bologna: simile a quello del Pibe con l'Inghilterra. Dopo la rete l'intero stadio a gridargli: mostro. Io c'ero. Ma l'operatore Rai stava cambiando il rullo della pellicola e quel gol è andato perduto. Questo era Sivori. Ma alla Juventus neppure uno come lui poteva contare più della società : fu ceduto. Heriberto ripagò l'Avvocato con lo Scudetto della Juve operaia. All'ultima giornata. Lo Scudetto che amo di più. Per l'ala c'è questa suggestione Januzaj. Per giugno - a meno di ripensamenti - Berardi. Il Real è zeppo di assi: uno è Benzema. A Madrid scudiero di Ronaldo. Alla Juventus - come altrove - (Barcellona a parte) sarebbe un re.
A Torino NB 1897: Boniperti soffriva il derby: lo avrebbe cancellato dal calendario. Io sono veneziano: porto il Grande Torino nel cuore. Che è stato la più grande squadra interamente italiana di tutti i tempi. Con i veneziani Loik e Mazzola. Il Torino nel dopoguerra fu l'orgoglio e la speranza di un Paese in ginocchio dopo gli orrori della guerra. Superga non fu solo un drammatico incidente: fu una ferita che stoppò in parte quelle speranze. Per chi non è nato a Torino (e la maggior parte degli juventini non sono nati in Piemonte) il derby non è così sentito. Lo è la partita con l'Inter: storicamente la nemica della Juventus. Si riveda la storia. Ma capisco che per un torinista non sia così.
A tutti l'augurio di buone feste.