Juvemania: Allegri ha chiesto Gundogan per giugno e vorrebbe Berardi a gennaio
IL BISCOTTO DI BISMARK SI CHIAMA OPPORTUNITA' - I nemici della Juve lo chiamano “biscotto”. Io lo chiamo opportunità. Della quale ha scritto un grande statista: “E' una situazione nella quale si afferra l'occasione più favorevole per attuare ciò che si ritiene utile e conveniente“. Parole e musica del cancelliere Bismark. Gara giocata per un tempo. Poi dopo una decina di minuti del secondo fine delle ostilità. La Juve in campo saggiamente da squadra finalmente matura. In ripresa Evra (ma non ancora l'Evra del Manchester). Sprazzi di Vidal (ma ancora lontano parente di quello vero).
ALLEGRI FINORA HA STUPITO - Tenuto conto delle improvvise assenze di Marchisio e Coman, Allegri ha spremuto il massimo. Al suo arrivo avevo storto il naso. Gli riconoscevo competenza calcistica, ma non mi sembrava l'uomo adatto per il dopo Conte. Soprattutto dal punto di vista caratteriale. La verità è che con cinque trofei in tre anni, l'eredità di Conte sarebbe stata pesante per chiunque. Allegri mi ha stupito: finora il suo percorso è da applausi. Qualificazione agli ottavi di Champions. Primo in classifica in Italia. Miglior attacco, miglior difesa, il capocannoniere del campionato - per ora - si chiama Tevez.
LA DIFESA PENSA ANCORA A TRE - Va tutto bene? No, ma va abbastanza bene. Non vanno bene i troppi infortuni. E il passaggio dal 3-5-2 al 4-3-3 appare ancora incompleto. Ho la sensazione che in modo “automatico“ a volte la Juve si metta a tre in difesa, con lo svizzero che non sempre capisce la situazione. Pogba che parte da sinistra o da destra non mi convince. Ma è l'inevitabile prezzo da pagare ad un modulo nel quale Vidal si industria a fare il trequartista pur non avendone le caratteristiche.
LA SAMP DI GABBIADINI, BRUTTO CLIENTE - Ora il campionato propone la Sampdoria: bravo allenatore, buoni giocatori, brutto cliente. E a proposito di Samp: io questa decisione di monetizzare la metà di Gabbiadini non la capisco. Io non rafforzerei mai un possibile concorrente in chiave scudetto. Soprattutto non lo rafforzerei incassando per la metà di un mio giocatore di prospettiva appena 7 milioni di euro. Ma (ne parlo tra poco) costretta a fare mercato a gennaio, anche là dove si reputava “coperta“, per Madama quell'introito è probabilmente indispensabile.
CHAMPIONS, VERSO IL SORTEGGIO DI LUNEDI' - Il sorteggio certificherà l'avversario della Juve. La speranza è che la Dea sia benevola. Insomma un Monaco o un Dortmund sarebbero preferibili a una big. Ma ogni partita fa storia a sé: l'ho ribadito davanti alle telecamere di “Jland” dell'amico Marcello Chirico. Conta come arriverai a quell'appuntamento. In quale stato di forma. Conterà il cammino in campionato. Gli infortuni, le squalifiche. La “giornata” dell'arbitro. E, inevitabilmente, persino un ciuffo d'erba. In ogni caso pur come seconda classificata - come ha spiegato anche Simeone – la Juventus è una squadra “che nessuno si può augurare di dover affrontare“ .
IL MERCATO DI GENNAIO: TUTTI I NOMI IN USCITA E IN ENTRATA - Gennaio è dietro l'angolo. E gennaio – nel calcio - vuol dire mercato. Stato dell'arte della Juventus. Fuori fino ad aprile Asamoah e Romulo. Temo che l'ex veronese (sfortunatissimo) a fine stagione sarà restituito ai veneti. Troppi i milioni di euro pattuiti per il riscatto, considerato che il giocatore difficilmente da aprile a giugno potrà dimostrare il suo valore. Marrone e Caceres in recupero. Pepe fisicamente con un puntone interrogativo. Barzagli idem. Giovinco lontanissimo dal rinnovo. Segnali di avvicinamento (mancherebbe poco) viceversa per lo svizzero.
Cosa farà Madama? Sta cercando un terzino. L'ultimo nome è quello del blaugrana Montoya: bravo offensivamente, meno difensivamente. Ha un pregio: gioca indifferentemente a destra e a sinistra. Non ci sono conferme per Danilo del Porto. Costa un Perù e al massimo se ne riparlerà a giugno. Risulta invece alla conclusione la vicenda Tello: sei mesi a Torino e il prossimo anno, una stagione a farsi le ossa a Cagliari. Capitolo centrale di difesa: Rugani difficilmente lascerà Empoli. Arriverà a giugno. Schar è in scadenza di contratto. Se la Juve sarà brava farà un affarone a prenderlo a zero. Rolando è una opzione: non mi scalda il cuore ma ha esperienza. Giovinco a Firenze e Savic a Torino? Difficile ma non impossibile. Se la formica atomica lascerà Torino arriverà Kramaric, che risulta opzionato . Capitolo centrocampo: Danilo (non quello del Porto) sembra un metodista di grande prospettiva. Tielemans, ha già mostrato buone qualità con l'Anderlecht. E' giovanissimo e la Juve è in lizza. In stand by Pochettino: pare soffra di una forma di pubalgia.
E PER GIUGNO ALLEGRI VORREBBE GUNDOGAN - Vi offro una indiscrezione avuta da persona attendibile: la Juve si sarebbe mossa (per giugno) per Gundogan. Questo sarebbe il nome fatto da Allegri a Marotta. Considerato che a giugno arriverà Sturaro e che in organico c'è anche Pereyra, io se dovessi scommettere su una partenza punterei su Arturo Vidal. Capitolo trequartista: Shaquiri è sfumato, andrà all'Atletico Madrid. Pastore sta rinnovando. La Juve dovrà decidere presto su Berardi. Allegri avrebbe chiesto di riscattarlo per gennaio: difficile. Col Sassuolo si è parlato anche di Zaza: la Juve valuterà a giugno. Il giocatore piace. Dipenderà dal suo campionato e da quello di Morata.
DOMANDA AI LETTORI - La domanda del giorno quindi è: in quali settori, pensate la Juve a gennaio dovrebbe rafforzarsi? E quali giocatori (vietati i sogni) vorreste in maglia bianconera?
RISPOSTE AI LETTORI - Ringrazio i lettori che hanno condiviso il mio ultimo articolo. Sulla tecnologia condivido il pensiero di Ilgaudi.
Temo di non essere stato compreso relativamente alla posizione (prima, seconda) per il passaggio del turno. In sintesi volevo dire: meglio secondi e magari venire sorteggiati con il Monaco, che primi e magari nell'urna beccare Ibra.
A Red Black Heart dico: niente regali da Babbo Natale. Riprovi a Pasqua. Intanto, in campana: temo sia in arrivo - per lei - un treno di carbone .
Infine a MilanJuve art1 Slealtà che dopo avermi dato dell' “indegno“ , avermi accusato di non so quali “figuracce“ e aver auspicato nei miei confronti censura e licenziamento dico:
1) Indegno significa “non degno“. Non so di quali colpe il lettore mi accusi. Si spieghi.
2) Se invece “indegno“ è stato scritto nella sua accezione di “non meritevole“ mi sfugge se il lettore abbia voluto riferirsi al sottoscritto o alla Juventus. In entrambi i casi ogni risposta mi sembra superflua .
3) Ma quel riferimento a pregresse “figuracce“ (quali?) mi fa sentire un conosciuto profumo. Ognuno ha il suo stile: riconoscibile. 4) In questo caso, dico che siamo in un paese libero, non in Corea del Nord. E neppure in qualche redazione dove pesano non già valore e professionalità ma la volontà dispotica di qualche “padrone delle ferriere“. In questo caso il nick del lettore - che non senza ripugnanza ho onorato di una risposta - è assolutamente pertinente: Slealtà .