Juvemania: Padoin, il nuovo Torricelli. Mercato: l'identikit del big per giugno
A MALMOE LA JUVE ARRIVA BENE - Arriva bene, la Juventus di Allegri all'appuntamento di Champions. Con personalità, dopo qualche tentennamento di inizio stagione. La Juventus vista all'Olimpico ha mostrato brillantezza, offrendo spettacolo. Certamente ha inciso il cambio di modulo, ma io credo anche l'acquisita consapevolezza dei propri mezzi, l'autostima crescente, al pari della stima nei confronti di un allenatore che era stato accolto a fischi e al quale sui social si dava dell'intruso. Vincere a Malmoe (sperando di avere buone notizie da Madrid) per entrare nel salotto buono del Continente.
POGBA SULLE ORME DI PLATINI E ZIDANE - Nel nuovo corso spiccano il talento e la condizione di Tevez e Pogba. E se le qualità dell'Apache - già note - a Torino sembrano essersi ulteriormente inspessite, quelle di Pogba, appaiono senza confini. Si sprecano i paragoni da Platini a Zidane per un ragazzo cresciuto esponenzialmente e indicato da tutti come il Pallone d'Oro delle stagioni che verranno. Confesso che quel premio non mi appassiona, influenzato com'è - mi prendo la responsabilità di quanto scrivo - dalla suggestione del gol. Dal 1956, quando fu istituito, l'hanno vinto un solo portiere (Yashin) e due difensori: Sammer (in una discussa edizione) e Cannavaro. Sarebbe infatti temerario definire Kaiser Franz (vincitore nel 72 e nel 76) solo "un difensore". Un premio che non ha mai considerato Paolo Maldini e Gigi Buffon (per restare in Italia). Un premio che non annovera (al netto dell'evoluzione del regolamento) tra i vincitori né Pelè, né Garrincha, né Maradona, né Ibra è un premio strabico.
A SINISTRA PADOIN, ASAMOAH O EVRA? - Quale Juventus a Malmoe attorno a Tevez e Pogba? Radiospogliatoio indica il recupero di Vidal e quello di uno tra Evra e Asamoah. Una panchina lunga che consentirà ad Allegri scelte mirate. Immagino con qualche dubbio. La prestazione, contro la Lazio di Padoin e Pereyra certamente metterà in "difficoltà" - come usa dire - l'allenatore. Nondimeno: Vidal è Vidal, uno di lotta e di governo. Uno che anche in zona gol sa farsi sentire: credo sarà titolare. Padoin è un mito: per abnegazione e rendimento mi ricorda Torricelli. E in questo momento sta benissimo. Evrà (fin qui inferiore alle attese, a mio parere) ha dalla sua l'esperienza internazionale. Asamoah quasi sempre è una garanzia. Ma Padoin vive un momento agonistico superlativo. La scelta di Allegri sarà ponderata.
IL FUTURO: ROMAGNA, RUGANI E MATTIELLO - Tra l'altro nella catena di sinistra si sta creando un paradosso. Dopo stagioni di travagli, ancorate al solo Asamoah, è arrivato Evra il cui ambientamento sembra ancora in corso. Ma nel frattempo Allegri ha scoperto che Padoin è un "destro" che può giocare con sicurezza a sinistra. E che il bimbo Mattiello è uno su cui lavorare, ma soprattutto su cui contare. Ho una riflessione da offrire ai lettori: tra qualche stagione il centrosinistra difensivo della Juve potrebbe essere Romagna-Rugani-Mattiello. Tutti della cantera come auspicano le riforme (arriveranno?) della folkloristica Presidenza Federale. Il futuro (remoto) con buona pace di Orazio potrebbe essere questo.
A GIUGNO ARRIVA UN BIG: IN QUALE RUOLO? - Quello prossimo - a gennaio - sta portando Madama sulle piste di un attaccante croato e su quelle di un difensore elvetico. Ma il futuro da indagare - lo propongo ai lettori - con sfera di cristallo è quello disegnato da Beppe Marotta : "A giugno faremo almeno un grande acquisto". Tradotto una operazione da 25-30 milioni. In quale settore della squadra ? Io una mezza idea ce l'ho. Ma vorrei sentire i lettori. Scrivetemi: ne discuteremo.
