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Juve, Rabiot è il leader che Pogba non è più. Che errore perderlo a zero!
IL RINNOVO – A inizio stagione la Juve aveva deciso di vendere Rabiot, accettando l'offerta da 20 milioni più 2 di bonus del Manchester United: poi non c'è stato accordo tra Veronique e Red Devils, Adrien è rimasto alla Continassa. Per la gioia di Max Allegri, costretto già a dover fare i conti con il rebus Paul Pogba (mai pervenuto), convinto di poter costruire il centrocampo bianconero almeno per questa stagione su Rabiot. E meno male che è rimasto, dunque. Però quando l'entourage del francese si aspettava di ricevere la proposta per essere blindato e impostare un nuovo lungo percorso comune, nulla si è mosso. La macchina bianconera si è attivata troppo tardi, dopo la nuova consacrazione di Rabiot che ha riacceso il mercato internazionale su di lui, dopo la rivoluzione societaria e l'inizio della bufera che ancora lascia troppi dubbi sul futuro. A metà gennaio un incontro tra la dirigenza bianconera e mamma Veronique, l'apertura a parlare di rinnovo c'è stata, una corsia preferenziale no. Quindi resta la richiesta di un ingaggio anche superiore a quello attuale, magari da 10 milioni netti più bonus con un ricco premio alla firma. Quindi aumenta l'ambizione di Rabiot, che vuole una squadra in grado di puntare a vincere sempre, che vuole la garanzia di poter giocare ai massimi livelli in Europa. Condizioni che la Juve di oggi fa fatica a poter garantire, quella di domani chissà. Di sicuro perderlo sarebbe un grande rimpianto, perderlo a zero aumenterebbe il rammarico. Anche perché la Juve l'ha atteso quando ormai non lo voleva più nessuno. E ora che lo vogliono tutti rischia già di essere cominciato il conto alla rovescia.