Juve, la mossa per Sancho: non è impossibile, ma lo United ha fretta
Nicola Balice
Non è semplice. Ma non è nemmeno impossibile. Al tavolo per decidere il futuro di Jadon Sancho continua a esserci posto pure per la Juve, almeno per quello di transizione da gennaio a giugno. Una parentesi che può servire al calciatore inglese di ritrovare ritmo e fiducia per non perdere il treno dell'Europeo, a chi riuscirà a rilanciarlo per valutare un eventuale grande investimento con calma. Perché il Manchester United si sta gradualmente arrendendo all'idea di dover valutare una soluzione estrema, quella del prestito con diritto di riscatto o addirittura secco, magari partecipando anche al pagamento dell'ingaggio: una situazione quasi inevitabile considerando la rottura totale con il giocatore, ormai fuori rosa da quasi tre mesi e senza possibilità di ricucire con Erik Ten Haag. A gennaio dovrà andare via, anche lui sta valutando il progetto migliore e quello paventato dalla Juve è tra quelli che lo stanno facendo riflettere. Per quanto l'idea di un ritorno nel porto sicuro del Borussia Dortmund, dove è diventato grande, continui a rappresentare la sua prima scelta. Ma non l'unica. LA SPONDA – Intanto aver registrato i primi rifiuti all'ipotesi di un'esperienza anticipata in Arabia Saudita rende la partita ancora aperta, pure piuttosto lunga. Con la Juve che ha effettuato la propria mossa: sì al prestito senza obbligo di riscatto, con la possibilità di coprire fino a un terzo del suo maxi-ingaggio (circa 20 milioni lordi). In condizioni normali una proposta che i Red Devils non avrebbero mai accettato, in questa fase è pur sempre una proposta concreta e che viene valutata con estrema attenzione. Non è semplice, ma non è nemmeno impossibile. Il tutto mentre al capitolo degli esterni d'attacco non si smette di lavorare sul fronte Mimmo Berardi con il Sassuolo: la Juve ci aveva provato fino all'ultimo giorno di mercato estivo, è pronta a tornare alla carica per gennaio anche se sempre alle proprie condizioni.