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Juve-Vlahovic, ci risiamo: il posto fisso non c'è più, rinnovo difficile. E il mercato chiama: occhio all'Atletico
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IL RINNOVO – Prima di tutto il rinnovo. Forse il più complicato, sicuramente il più delicato al pari di quello dello stesso Chiesa, in questa grande tabella di marcia dei rinnovi di contratto impostati in casa Juve. Perché c'è da rivedere un accordo fuori portata per i nuovi parametri bianconeri, a fine stagione l'ingaggio di Vlahovic è destinato a sfondare la doppia cifra, senza i vantaggi del Decreto Crescita si parla di una cifra compresa tra i 20 e i 25 milioni di euro lordi: troppi, non solo se rapportati a un rendimento che per un motivo o per l'altro è inferiore alle aspettative. È necessario un passo importante da parte del serbo nei confronti del club, quantomeno per rimodulare lo stipendio con una parte fissa più bassa e una parte variabile in bonus più ampia. Per un vantaggio ulteriore in termini economici per il club ipotizzando un accordo più lungo quindi con un costo annuo inferiore per quel che riguarda l'ammortamento. Ma tra una gestione che non sta accontentando realmente Vlahovic e un futuro ancora da definire nei dettagli, per quanto se ne stia parlando già da un po', il rinnovo è ancora tutt'altro che vicino.
MERCATO – Una fase di stallo e di non-soddisfazione che rialimenta il mercato proprio come un anno fa, proprio come in estate. Ora è l'Atletico Madrid a essersi fatto sotto, provando con le idee ad andare oltre dei problemi economici che non hanno in ogni caso mai impedito ai Colchoneros di gestire un mercato spesso importante. D'altronde gli interessi in comune non mancano, il nome di Alvaro Morata dalle parti della Continassa non passa mai di moda, quello di Rodrigo De Paul è forse il preferito tra i centrocampisti valutati in vista di gennaio. Ma il lavoro di Darko Ristic non si ferma a questa ipotesi. Insomma, sembra di nuovo tutto da rifare.