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    Juve, la caccia al ds ora è una priorità: tutti i nomi per il post-Cherubini

    Juve, la caccia al ds ora è una priorità: tutti i nomi per il post-Cherubini

    • Nicola Balice
    Un direttore sportivo nuovo era già in programma da tempo. Anche se solo nel corso di questa stagione è cambiato e ricambiato il piano della Juventus a riguardo. Prima della rivoluzione di novembre sembrava ormai definita la volontà di puntare tutto su Giovanni Manna, affiancandolo a Federico Cherubini, fino al termine dei loro contratti (30 giugno 2024) e poi valutare il lavoro di questa soluzione interna. Poi dopo la rifondazione e il lancio del "governo tecnico", è stato esaminato prima di tutto se cercare un nuovo direttore generale di comprovata esperienza, prendendo tempo sul fronte ds: alla fine la scelta è ricaduta di nuovo internamente con la nomina di Francesco Calvo, diventato da gennaio punto di riferimento dell'area sportiva a metà strada tra Max Allegri e Maurizio Scanavino. E quando è piombata l'inibizione su Cherubini, proprio con Manna (e Matteo Tognozzi) è stato tamponato il buco formale per la sessione di mercato di gennaio: una fase non facile e che di fatto ha visto bruciare in fretta le chances del ds della Next Gen di restare aggrappato alla prima squadra. Aspettando poi la conferma o l'annullamento dell'inibizione (16 mesi) di Cherubini si è comunque consolidata la volontà di arrivare a un ds puro per completare l'attuale organico dirigenziale e tornare a cercare uomini di calcio. Respinto, tra gli altri, il ricorso di Cherubini ora la Juve deve rompere gli indugi e accelerare: un ds serve, serve in fretta, serve forte.

    IN BALLO – Contatti in agenda, già ci sono stati e altri ci saranno, per sondare la disponibilità dei profili individuati: disponibilità a sposare la causa bianconera, ad accettare le condizioni economiche e progettuali previste attualmente dalla proprietà, a liberarsi in autonomia se sotto contratto con i rispettivi club. Arriva il Napoli domenica sera all'Allianz Stadium e il profilo di Cristiano Giuntoli resta di grande attualità in casa Juve, non si discute metodo di lavoro o esperienza ma semmai le difficoltà sono economiche e di tempistica: teoricamente fuori dai nuovi parametri bianconeri il suo ingaggio (quasi 1,5 milioni l'anno) e liberarsi dal Napoli trovando un accordo con Aurelio De Laurentiis a un anno dalla scadenza sembra impresa tutt'altro che semplice. Parallelamente intermediari han sondato anche la disponibilità di Frederic Massara, vecchia conoscenza sia di Allegri che di Calvo, dirigente stimato anche al di là dei rapporti di storica amicizia, pure lui però sotto contratto con il Milan fino al 30 giugno 2024 ed è protagonista della rinascita rossonera al fianco di Paolo Maldini e Geoffrey Moncada. Per le vie di Torino si ripropone la suggestione di Pablo Longoria, rimasto molto legato all'ambiente bianconero, ex capo scout della Juve e oggi presidente del Marsiglia. Ma occhio poi a Giovanni Rossi, ds del Sassuolo che alla Juve c'è già stato dal 2010 al 2013 in qualità di responsabile del settore giovanile, che con Allegri ha condiviso anni di calcio e conserva un'amicizia sincera e duratura. Proprio il ruolo di Max sembra decisivo anche in questa scelta, delicata, fondamentale. Che non è ancora stata presa. Ma non può più essere rimandata. Mentre il casting continua.

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