Juve irritata, ultimatum a Berardi: tra offerta, strategia e opzione morale
DAL NO ALLA PROPOSTA - Quando a giugno scorso la Juventus ha deciso di riportare Berardi a Torino, l'insicurezza del ragazzo che ha gentilmente fatto presente di voler restare al Sassuolo non è piaciuta ai dirigenti bianconeri. Rispettabile la sua volontà, ma la Juve avrebbe puntato su Domenico dopo averlo cresciuto e controllato a livello di cartellino per diversi anni: perché quella decisione nel momento in cui poteva fare il grande salto? La proposta sia economica (un contratto importante) che tecnica (Allegri era disposto a farlo crescere e dargli spazio) era importante, invece durante il corteggiamento anche di altri club - vedi l'Inter - Berardi non ha voluto raggiungere la Juve. Che lì si è irritata e oggi manda segnali da ultimatum: Domenico, scegli una volta per tutte o prendiamo strade diverse. Senza rancore, è il calcio.
IL CASO DELL'OPZIONE - Questa fretta della Juventus è comprensibile e fa parte delle strategie che Marotta e Paratici stanno già pensando: si lavora sugli acquisti per la prossima stagione, è fondamentale capire cosa vorrà fare Berardi. E la prelazione firmata con il Sassuolo per il suo riscatto a 25 milioni? Da mesi non c'è più, chi vuole Domenico deve trattare coi neroverdi, che sia la Juve o qualunque altro club. Ma la Juve si sente un'opzione morale, ha seguito la crescita di Berardi prendendolo praticamente da bambino e adesso non ne fa questione di soldi: se il ragazzo dirà sì, il suo futuro sarà bianconero senza troppi problemi, visto anche il rapporto col Sassuolo. E' proprio la scelta di Berardi, tutt'altro che scontata, ancora non fatta e ferma a quel "no, grazie, risentiamoci" di giugno scorso che tiene tutto in ballo. Anche i desideri dell'Inter, di cui Domenico è tifoso e dove c'è un ds come Piero Ausilio invaghito del suo talento. Ma la Juve ha fretta. E non aspetterà troppo...