AFP/Getty Images
Marotta scarica Berardi ma apre a Thiago Silva: 'Può essere come Pirlo...'
L'amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, intervistato dalla trasmissione "Zona 11" di Raisport, ha detto la sua sulla vicenda relativa al futuro dell'attaccante del Sassuolo Domenico Berardi, giocatore finito anche nel mirino dell'Inter: "Non nascondo che noi abbiamo fatto delle grandi valutazioni. E' un talento importante per il Sassuolo e in prospettiva per la Nazionale ma, se il giocatore ha espresso ed esprimerà la volontà di non voler vestire la maglia della Juve, noi non possiamo forzare la situazione".
Su Matuidi e Witsel: "Sul primo c'è il veto del Paris Saint Germain, che non vuole venderlo. Witsel è un giocatore che si libera a parametro zero a giugno e, se da parte dello Zenit ci sarà la volontà di aprire una trattativa a gennaio, anticiperemmo a gennaio un obiettivo concreto per la prossima estate".
Sulla suggestione Thiago Silva: "E' un giocatore eccezionale, non so quale sia la volontà del PSG per il futuro. Mi ricorda l'opportunità che si creò in passato per Pirlo, dato per finito ma che si rivelò un grande affare a costo zero per noi".
Su Lichtsteiner: "E' un giocatore in scadenza che merita tutta la nostra stima. E' un grande professionista, ma a calcio si gioca in undici e alla Juve bisogna accettare il fatto che ci siano delle scelte. Speriamo che lui voglia capirlo".
Su Matuidi e Witsel: "Sul primo c'è il veto del Paris Saint Germain, che non vuole venderlo. Witsel è un giocatore che si libera a parametro zero a giugno e, se da parte dello Zenit ci sarà la volontà di aprire una trattativa a gennaio, anticiperemmo a gennaio un obiettivo concreto per la prossima estate".
Sulla suggestione Thiago Silva: "E' un giocatore eccezionale, non so quale sia la volontà del PSG per il futuro. Mi ricorda l'opportunità che si creò in passato per Pirlo, dato per finito ma che si rivelò un grande affare a costo zero per noi".
Su Lichtsteiner: "E' un giocatore in scadenza che merita tutta la nostra stima. E' un grande professionista, ma a calcio si gioca in undici e alla Juve bisogna accettare il fatto che ci siano delle scelte. Speriamo che lui voglia capirlo".