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    Juve, è servita la panchina per trovare il vero Vlahovic. E il futuro...

    Juve, è servita la panchina per trovare il vero Vlahovic. E il futuro...

    • Nicola Balice
    Un gol da tre punti, Dusan Vlahovic non lo segnava da un sacco di tempo. Uno di quei gol pesanti decisivi anche guardando il tabellino. In questa stagione, a conti fatti, è il primo: contro Bologna e Inter erano arrivate reti fondamentali per l'1-1 finale, contro Udinese e Lazio (doppietta) il gol statisticamente da tre era stato quello di Federico Chiesa. A Frosinone, invece, la Juve ha strappato l'ennesima vittoria sofferta almeno quanto pesante proprio grazie a una rete di Vlahovic. Che questa volta riuscirà a far parlare di sé quasi esclusivamente per la propria prestazione, con quel gol segnato da centravanti autentico, di testa, dopo uno stacco imperioso. Senza esultanze polemiche, ma con dichiarazioni che fanno capire quanto quella esclusione gli sia andata un po' di traverso. Per quanto la scelta di Max Allegri si sia rivelata vincente, non tanto e non solo per l'exploit di Kenan Yildiz, ma soprattutto per come si sia visto poi in campo lo stesso Vlahovic: cattivo e reattivo come non si vedeva da un po', decisivo come non si era mai visto in questa stagione.

    IL FUTURO – Ma il futuro? Resta ancora nuvoloso il cielo sopra la coppa Juve-Vlahovic. Questo gol aiuta a rimettere un po' di cose a posto, ma se due anni fa esatti si erano scelti con forza, dalla scorsa estate resiste la sensazione che rimangano insieme più per forza che per volontà. È storia il fatto che lo scambio con Romelu Lukaku sia saltato perché il Chelsea non ha voluto salire da una valutazione di 55-60 milioni per il serbo rispetto a quella di 70-75 imposta dai bianconeri, lo stesso motivo per cui diversi top club europei si sono fermati all'interessamento individuandolo semmai come piano alternativo alle prime scelte. E pure la trattativa per il rinnovo, necessaria quantomeno per abbattere e spalmare i costi di un investimento che fin qui appare ancora esagerato rispetto al rendimento, sembra tutt'altro che vicina al rettilineo finale. Discorsi sempre attuali, sempre di più. Ma che per un giorno possono essere messi da parte. Perché è Natale. E perché sarà un Natale un po' più sereno per la Juve grazie al gol di Vlahovic.

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