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Juve, il giorno dopo la vergogna: il discorso di Agnelli, il ritiro da giovedì (senza infortunati), l'attesa per Di Maria
IL RITIRO – Confermato Max Allegri, il dito è stato puntato anche o soprattutto verso i calciatori. Ma nemmeno il tecnico può sentirsi ancora un intoccabile. Intanto la sua prima-ultima mossa è stata quella di indire un immediato ritiro, necessario per ricompattarsi e cercare nuovamente quell'anima che questa non-squadra sembra avere smarrito. Programma già rivisto al termine di questa lunghissima giornata, da Haifa a Torino passando per Tel Aviv sono servite circa sei ore di viaggio, solo nel tardo pomeriggio la Juve è arrivata alla Continassa. E qui è stato comunicato che il ritiro in realtà avrebbe avuto inizio solo a partire da giovedì, in vista di quel derby con il Toro che incombe e si disputerà sabato alle 18. Non solo: pur avendo la compattezza del gruppo quale obiettivo dichiarato, questo mini-ritiro non riguarderà i giocatori infortunati, o quantomeno loro non sono tenuti a rispettarlo. Niente ritiro quindi Marley Akè e Kaio Jorge, per Mattia De Sciglio e Paul Pogba, nemmeno per Federico Chiesa (parzialmente in gruppo dalla ripresa e oggi insieme all'Under 17 a Vinovo) e per Angel Di Maria. Proprio l'argentino è stato il primo ad abbandonare la Continassa, nella giornata di giovedì sono previsti gli esami strumentali per valutare l'entità del suo nuovo infortunio muscolare (in Argentina hanno già potuto ipotizzare uno stop non superiore alle 2-3 settimane). C'è tanto che stona anche in questo primo day-after, sui social (e non solo) il processo va avanti ad oltranza.