La Juve che cambia si rivolge alla Francia, strizzando l'occhio al laterale del Marsiglia Andre Ayew, ripensando per la panchina a Didier Deschamps e con un guru come Zidane che consiglia Menez.

Certo è che la Vecchia Signora, attualmente, è ancora in settima posizione e c'è il serio rischio di non partecipare alle coppe europee l'anno prossimo. Con un buco in bilancio che va comunque ripianato, la dirigenza deve trovare vie alternative per la prossima stagione.

Luigi Del Neri non porterà di sicuro la qualificazione in Champions League alla Juventus, ma l'eventuale ritorno di Deschamps in panchina vorrebbe dire spendere altri soldi e aumentare il disavanzo economico, cosa che la Juve, visti anche i lavori al nuovo stadio, non può permettersi.

In sintesi, bisogna far cassa. I sacrificabili sono i soliti noti: Buffon, Amauri, Iaquinta e Sissoko; in scadenza Salihamidzic, via uno stipendio corposo. Poi a far mercato, magari usando questi soldi incassati e cercando cosa fare dei tanti riscatti in corso: da Aquilani a Matri, passando per Quagliarella e Pepe.