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  • Juventus, dentro il faccia a faccia Vlahovic-Thiago Motta: si riparte dagli 'obblighi' di Dusan

    Juventus, dentro il faccia a faccia Vlahovic-Thiago Motta: si riparte dagli 'obblighi' di Dusan

    • Cristiano Corbo, inviato a Torino
    E così, è arrivata la conferma. Si poteva intuire, del resto, e si poteva immaginare pure il tono della chiacchierata: Thiago Motta che incide sulla pietra il suo credo, Dusan Vlahovic che abbozza. Cioè: sorride, gli stringe la mano, fa capire che tutto è compreso e che il suo punto di vista - pur legittimo - non c'entrava poi così tanto con le dinamiche della Juventus. E' andata praticamente in questo modo, tra le mura della Continassa che avevano mantenuto un segreto profondo, fino alla domanda (più) diretta arrivata all'allenatore, dal quale è parsa più evidente la crepa con il centravanti titolare. 

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    BOTTA E RISPOSTA - C'è una frase che, più di tutte, ha comunque catturato l'attenzione: "Difendere non è un'opzione, ma un obbligo". Mottismo in purezza, l'equivalente dell'unidirezionalità intrapresa dalla Juventus, certamente non contenta delle dichiarazioni del proprio attaccante. Vlahovic e Thiago si sono ritrovati allora già martedì alla Continassa, quando l'allenatore l'ha rivisto poco dopo il responso delle visite post infortunio: il sospiro di sollievo generale non ha attutito il colpo di Thiago, dal quale non ci si poteva non aspettare la scelta di procedere con un faccia a faccia chiaro, diretto, praticamente necessario. Chiusa la questione, entrambi hanno deciso di procedere oltre. Senza guardare indietro. 

    IL FUTURO - Come raccontato su Calciomercato.com, le parole di Dusan hanno dimostrato semplicemente come Vlahovic e la Juventus non siano mai stati così distanti. "In lui ho sempre la massima fiducia", ha aggiunto in conferenza Motta, ma è una conferma in parte di facciata e in altra parte di necessità. La Juve a gennaio non può permettersi altri scossoni e gli obiettivi vanno altrove - due difensori, al limite una punta, però se Milik va via - e non prevedono subito un cambio così radicale come il nove titolare. Dunque, si va avanti insieme, meno stretti di prima, però con la chiara intenzione di fare il massimo. Prima di prendere (eventualmente) strade diverse...

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