Juve, Allegri allenatore solo contro tutti. Lui resta, ma quei sondaggi per Palladino e Tudor...
Nicola Balice
C'è tutta una parte di Juventus che vorrebbe ridimensionarlo al ruolo di solo allenatore. Ma dopo mesi in cui è stato molto di più, Max Allegri sembra sempre di più un allenatore solo. Contro tanti, forse tutti. Anche all'interno della stessa Juve. Suo l'unico vero sfogo pubblico di un rappresentante bianconero, dopo quello sobrio e interlocutorio di Francesco Calvo nel pre-partita, è arrivato quello essenziale, sincero, frustrato di Allegri: “Ora basta”. Ha difeso la squadra e quanto raccolto almeno in campionato in condizioni surreali, ammette di essere stanco dopo mesi come questi. In cui si è ritrovato dall'essere solo al comando all'essere forse solo e basta. Con le tensioni interne esplose strada facendo con la ricreazione di una dirigenza operativa anche nell'area sportiva, con un feeling con Calvo incrinatosi ben presto, con l'elemento di rottura rappresentato dalla scelta di Cristiano Giuntoli (leggi qui e qui). E mentre lui esce allo scoperto dicendo che resterà al suo posto a meno che non sia la società (la proprietà) a mandarlo via, sottolineando come sarebbe da vigliacchi andarsene proprio ora, chiede però chiarezza anche sugli obiettivi. QUEI SONDAGGI – Nel frattempo però ben più di un sondaggio è stato effettuato in casa Juve, magari da chi compone comunque quel partito no-Max che resta di assoluta minoranza ma c'è. Con Raffaele Palladino a rappresentare il nuovo che avanza, Gian Piero Gasperini la vecchia idea che ritorna, Luciano Spalletti un fantasma che spaventa più a Napoli che a Torino, Igor Tudor la candidatura più concreta. Sondaggi e niente più, che infastidiscono ma non cambiano la sostanza: l'allenatore della Juve resta Allegri fino a prova contraria. E il fatto che ora sia solo l'allenatore della Juve sembra quasi un equivoco.