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  • Juric: "Ci sono stati dei litigi pesanti. Noi come il Milan di Pioli quando ha preso 5 gol dall’Atalanta"

    Juric: "Ci sono stati dei litigi pesanti. Noi come il Milan di Pioli quando ha preso 5 gol dall’Atalanta"

    • Daniele Aloisi
    Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match col Torino. La sua posizione è appesa ad un filo e anche una vittoria potrebbe non cambiare il suo destino. Ma il tecnico croato non pensa all'esonero: "Io all'ultima spiaggia? Sto pensando solo a lavorare". Questa la conferenza stampa integrale:

    Domani ci sarà una partita delicatissima e la Roma è undicesima dopo il crollo a Firenze. Che cambiamenti ha in testa? "C’è stato un crollo emotivo. Penso che dopo 40 giorni di un buon lavoro, non eccellente, ma buono mi aspettavo un passo in avanti ma c’è stato un crollo totale. Può anche essere positivo, magari meglio così che perdere 1-0 per nascondere dei problemi che vanno avanti da tempo. Può essere una svolta come lo è stato per il Milan quando ha preso 5 gol dall’Atalanta con Pioli. Lui disse che aveva capito le cose e che hanno iniziato a lavorare in maniera giusta".

    Il Torino sta facendo bene. In una gara così si lavora anche molto sulla testa dei giocatori? "In questi giorni c’era di tutto. Il Torino è consolidato e abbiamo fatto un bel lavoro in tre anni. Ci sono giocatori cresciuti e stanno facendo un buon campionato anche grazie al lavoro di Vanoli. È una squadra di valore e dobbiamo stare attenti sia tatticamente e a livello emotivo".

    Lei percepisce questa strana atmosfera da ultima spiaggia? Tre anni fa Mourinho dopo una sconfitta col Bodo lui non convocò 4 giocatori che poi restarono fuori, è uno stile da adottare? "Non ci penso proprio e non mi preoccupo. Faccio il mio lavoro. Penso che la rosa della Roma non si possa permettere delle esclusioni, anzi dobbiamo portare tutti dentro il più possibile. Capire cosa si può fare. Non si deve escludere nessuno perché non siamo durante il mercato".

    In questi due giorni sono emerse tante cose su cosa è accaduto nello spogliatoio di Firenze. Questo gruppo è convinto del progetto? "Sono stati giorni di litigi pesanti però meglio che ci sia successo presto e che è uscito fuori tutto quello che era accumulato. In questi due giorni sia con litigi e discussioni abbiamo indirizzato la barca a livello di pensiero. La squadra sa cosa deve fare. Il mio carattere preferisce questo scontro per andare a testa alta e non parlarsi dietro. Cercherò di mettere la miglior squadra per vincere. Per me è tutto chiuso e si riparte. Ieri li ho visti convinti. Meglio così che perdere 1-0 e continuare questo tran-tran".

    Quali sono i rancori di questa squadra? "Penso che debba rimanere tra di noi. Ci sono stati litigi e scontri ma restano tra di noi e non voglio parlare di questo".

    Pellegrini ha detto che dobbiamo dirci la verità. Vi siete guardati negli occhi e che verità bisogna dirsi? "Ci siamo detti la verità. Magari all’inizio in modo violento poi ragionevole. Io devo allenare e concentrarmi sul lavoro, il mio medico deve prendersi cura dei calciatori. I giocatori devono giocare e pensare solo alla partita. Come io devo pensare a come far giocare la squadra al meglio. Ognuno ha un lavoro preciso e deve solo occuparsi di questo. La definizione dei ruoli è importantissima secondo me".

    Ci dobbiamo aspettare dei cambiamenti tattici? "La squadra in 7 partite ha preso 5 gol. L’anno scorso il Torino ha preso 36 gol, la Roma 46. Il resto sono solo scuse, se non sono convinti i giocatori me lo dicono e me ne vado. Risulta che non è così e che vogliano fare bene. Vogliono migliorare e si può fare benissimo. Loro hanno le caratteristiche per fare bene in tutte le fasi. Non vedo nessun tipo di problema".

    Ha sentito la proprietà in questi giorni? Ha percepito che questa squadra si sente abbandonata? "Ho avuto dei contatti con il presidente e abbiamo parlato di tutto. Queste sono cose che tolgono il pensiero sul campo. Io devo allenare, il dottore deve curare e il giocatore deve giocare. Dal primo giorno non vedo mancanze anzi preferisco che sia così e che la società responsabilizza. Dobbiamo fare i risultati. Tutto il resto è una distrazione. La cura giusta per uscire da questa situazione è andare forte ed essere umili. Dopo una sconfitta così si chiarisce bene tutto". 

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