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  • Inzaghi: ‘Voglio un’Inter speciale, i 6 derby vinti non valgono niente"

    Inzaghi: ‘Voglio un’Inter speciale, i 6 derby vinti non valgono niente"

    • Pasquale Guarro, inviato ad Appiano
    Alla vigilia del derby di campionato contro il Milan, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha risposto alle domande dei giornalisti presenti alla consueta conferenza stampa di Appiano Gentile. 

    Servirà un’altra prestazione gigantesca?
    “Sappiamo quale partita affronteremo, sappiamo cosa rappresenta il derby per noi, per la società e per i tifosi. Servirà un’Inter speciale, dopo aver speso tanto in Europa. Ma partite come questa ti tirano fuori risorse che non pensavi di avere”. 

    Cosa c’è ancora da dimostrare?
    “Tantissimo, la stagione è appena cominciata. I derby passati non bisogna proprio pensarli. Bellissimi ricordi, ma non portano né punti né gol. Massima attenzione perché il Milan ha ottimi calciatori”. 

    Che Milan vi aspettate?
    “Non dobbiamo avere la pancia piena, troveremo un Milan che viene da un’ottima partita contro il Venezia. Mi sto concentrando su quello che dovremo fare noi, una gara di attenzione, corsa e determinazione. I derby vanno al di la di tutti i pronostici e i dettagli faranno la differenza’. 

    Pensa di aver gestito al meglio il turnover? Potrebbe essere una spallata decisiva al Milan?
    “Mi concentro sulle cose di casa nostra, dove posso incidere. Per quanto riguarda il turnover, qui non esistono i titolari, ho 25 calciatori che devono mettermi in difficoltà sulle scelte. Per domani ho ancora qualche dubbio che scioglierò domattina”. 

    Come si prepara questo derby dopo averne vinti sei?
    “Quello che è stato è stato, troviamo un’ottima squadra e un ottimo allenatore che ho incontrato anche a Roma. Dobbiamo farci trovare pronti con i principi che finora ci hanno fanno esprimere al meglio”. 

    Arriva un Milan ferito, te lo aspetti più attendista?
    “Il Milan ha alternato diversi momenti, a volte sono più aggressivi e altre meno. Non ci sarà una squadra che aspetta, sarà un derby aperto e molto sentito. Bisognerà essere bravi sui particolari e sia noi che loro veniamo da una partita infrasettimanale contro top club”. 

    L’Inter si sente più forte del Milan?
    “Noi ci sentiamo forti contro tutto e tutti. Guardiamo al presente e alla partita di domani, che sarà estremamente difficile per noi. Sarà un derby aperto, sentito e corretto come gli ultimi derby”. 

    Vista questa Champions più lunga, pensi che il campionato si vinca più contro le piccole?
    “Penso che sarà come lo scorso anno, poi è normale che giocare in settimana porta via energie fisiche e mentali. Ma i campionati si vincono negli scontri diretti, anche se le piccole in questi campionato stanno dando fastidio a tutti”. 

    Il ritardo di Lautaro è più fisico o mentale?
    “Intanto vediamo nell’allenamento di oggi. Per quanto riguarda Lautaro, non esiste alcun caso, ha giocato un anno intero senza mai fermarsi ed è rientrato prima per essere pronto. Si sta impegnando tantissimo e se starà bene giocherà dal primo minuto”. 

    Che differenze ci sono tra il derby di Roma e di Milano?
    “Sono due derby fantastici, a Roma ne ho fatti 14, grandi gare avvincenti. A Milano ne ho fatti 11 se contiamo anche le Coppe e anche qui si respira una grandissima atmosfera. 

    Come sta Dumfries? Domani può partire titolare?
    “Sta bene, era già entrato bene nelle ultime partite ed è uno dei ballottaggi. Darmian ha giocato bene a Manchester, Denzel è entrato bene ed è uno di quei dubbi che mi porterò fino a domani”. 

    A che punto è il percorso di inserimento di Palacios?
    “Sta lavorando bene, non parla né italiano né inglese, ma ci stanno aiutando Correa e Lautaro con lo Spagnolo. Ha grandissima tecnica e legge il gioco, sta cercando di inserirsi nel migliore dei modi nei nostri sistemi ed è un piacere vederlo allenarsi perché si vede che ha proprio voglia. In questo momento lo stiamo impiegando insieme a Bastoni come braccetto, poi per me, per come imposta e per le letture che ha, potrebbe fare anche il centrale”. 

    Il Napoli che non giocherà la Champions ha l’obbligo di sentirsi favorito?
    “Giocare le Coppe è importante, io ne parlavo anche con Gasperini e per esempio quando è accaduto a lui non è stato contento perché certe competizioni ti tengono alta la tensione e ti fanno crescere. Poi è innegabile che in Coppa si sprecano tante energie”. 

    Pensa che la differenza negli ultimi derby l’abbia fatta il maggiore senso di appartenenza che c’è nei calciatori dell’Inter rispetto a quelli del Milan?
    “I miei calciatori hanno un forte senso di appartenenza e sono legati ai tifosi. Questo ti fa dare qualcosa in più in campo e domani sarà importante per noi far vedere nuovamente certe cose, sapendo che ci saranno tante incognite che dovremo intercettare”. 

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