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Inter, Materazzi: "Ibrahimovic non mi fa impressione, speriamo il Milan non riprenda mai Maldini. Voglio il 7° derby di fila"
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DERBY ALLA VALENTINO ROSSI - "Valentino, quando arrivò alla Yamaha, si inventò di tutto per vincere la prima gara. Era in sella a una moto che non avrebbe vinto neppure “a spinta”. E invece lui ci riuscì. E quel successo fu un segnale incredibile dato agli avversari, come a dire “ecco chi è il campione”. Prendere tre punti domenica sarebbe un qualcosa di complicato da digerire per i rivali alla corsa scudetto, un duro colpo".
VINCE CHI STA PEGGIO? NON STAVOLTA - "Beh, di solito è uno svantaggio approcciarsi al derby in questo modo, di solito vince chi sta peggio. Ma parliamo dell’Inter. Parliamo di una squadra che da due anni è la più forte in assoluto in Italia: a prescindere da chi gioca, l’identità è sempre quella. Manchester è stata esemplare in questo senso".
SERENITÀ - "La sicurezza che trasmettono, contro qualsiasi avversario. E questa cosa rasserena pensando al derby. Visto Zielinski contro il City? Pareva giocare all’Inter da una vita. Adesso quasi non si capisce più chi è titolare e chi no in squadra: chi va in campo dà sempre una risposta all’altezza delle aspettative. Quest’anno in rosa hai messo dentro Zielinski e Taremi, che hanno mandato in panchina Lautaro e Mkhitaryan. E lo dico al di là del pareggio di Monza: non ci fosse stato l’eurogol di Mota, sono convinto che Inzaghi avrebbe portato a casa pure quella vittoria".
VOGLIO IL SETTIMO DI FILA - "«Non pensare ai sei derby consecutivi già vinti, perché ti farebbero scendere in campo troppo leggero e non sarebbe una buona cosa. Quelle sono partite che hanno dentro sempre alcune componenti che sfuggono alla logica. Detto questo, ho in testa la settima vittoria di fila, so bene quel che significherebbe. E poi c’è quel numero...».
LAUTARO - "Dico questo: basta che faccia un gol e si torna all’anno scorso. Ma di cosa stiamo parlando? Non ha fatto vacanze, poca preparazione. Ma vince ovunque, con l’Inter e con l’Argentina. È nei 30 del Pallone d’oro: può sembrare un peso forse, ma in realtà è un orgoglio».
A CENTROCAMPO - "Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan. Visto che partita ha fatto Nicolò col City? Si capisce perché Guardiola lo voleva. Per me vale Rodri, è un ruolo diverso ma è a quel livello lì».
LE PAROLE DI IBRA - "Mah, non mi fa nessuna impressione onestamente. Diciamo che sono parole che fanno parte del personaggio. Mi viene da dire questo, da tifoso dell’Inter: spero che il Milan non riprenda mai Paolo Maldini...».