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Intermania: Milan come la Lucchese, il pullman del Leicester d'Italia
COME LA LUCCHESE - Missione impossibile e fallita per colpa di (o grazie a, dipende dai punti di vista) Lautaro: "Milano è nerazzurra". E non rossonera, anche perché la squadra vista ieri, specialmente nel primo tempo con zero tiri e il 26% di possesso palla, più che quella campione d'Italia sembrava una qualsiasi provinciale (tipo la Lucchese, che finora in Serie C ha vinto solo la prima partita del 2023 proprio come il Milan) venuta a San Siro non per giocare, ma soltanto per difendersi: un atteggiamento indifendibile.
LEAO VS SKRINIAR - Come la scelta di far partire ancora dalla panchina Leao, che non ha firmato il rinnovo del contratto in scadenza a giugno 2024. Invece dall'altra parte Inzaghi ha fatto giocare Skriniar, che ha già firmato col PSG per la prossima stagione. In 90 minuti più recupero il difensore slovacco ha commesso un unico errore, quando al limite dell'area avversaria si è messo a dribblare manco fosse Messi o Neymar (suoi futuri compagni di squadra a Parigi) facendo ripartire il Milan in contropiede con Leao. Autore di un assist per Giroud, che però stavolta non si è girato e ha sbagliato il controllo, favorendo il recupero di Acerbi, impeccabile come sempre.
PIOLI ALLA RANIERI - A questo punto la domanda sorge spontanea: sono più le colpe di Pioli oggi o i suoi meriti l'anno scorso? Quando con lo scudetto ha centrato un'impresa degna del miracolo effettuato da Ranieri al Leicester vincendo la Premier League nel 2015/2016. La stessa stagione in cui, dopo aver perso 4-1 il derby di Roma, Pioli era stato esonerato dalla Lazio e sostituito da Simone Inzaghi. Forse anche i fantasmi di quella partita hanno convinto a coprirsi Pioli, che non vuole fare la fine di Ranieri: esonerato a stagione in corso da campione in carica.