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    Intermania: Lautaro non è un caso, la missione di Correa

    Intermania: Lautaro non è un caso, la missione di Correa

    • Cristian Giudici
    Tre gol e tre punti per l'Inter, che supera il Parma a San Siro e festeggia Sant'Ambrogio, il patrono di Milano, a +9 sui cugini rossoneri, sconfitti a Bergamo dall'Atalanta di Gasperini che si regala almeno una notte da prima in classifica con 2 punti di vantaggio sul Napoli di Conte. Dimarco, Barella e Thuram firmano la vittoria dei nerazzurri, netta e meritata. Ottenuta contro una neo-promossa, ma che in questo campionato ha messo in difficoltà diverse grandi squadre come Milan, Napoli, Juventus e Lazio. 

    L'unica nota stonata è rappresentata dal mancato ritorno al gol di Lautaro Martinez, che non segna da un mese con la maglia dell'Inter. La sua ultima rete in maglia nerazzurra risale allo scorso 3 novembre, quando ha deciso la gara contro il Venezia a San Siro con un colpo di testa. 

    Nel frattempo per il Toro è arrivata una grande gioia (il gol in mezza rovesciata in nazionale, decisiva per battere il Perù nelle qualificazioni ai Mondiali 2026 e raggiungere il mito Diego Armando Maradona a quota 32 reti nella classifica marcatori all-time dell'Argentina) e la delusione di non essere stato inserito nei candidati al premio The Best Fifa Football Awards come calciatore dell'anno 2024. Non gli sono bastati la Supercoppa italiana e lo Scudetto della seconda stella da capocannoniere e miglior giocatore della Serie A vinti con l'Inter, oltre alla Copa America conquistata con l'Argentina sempre da capocannoniere. 

    Il presidente Beppe Marotta ha preso posizione per difenderlo, così come lo difende Simone Inzaghi. L'allenatore ripete sempre che Lautaro per l'Inter non sarà mai un problema e lo ha elogiato anche dopo la partita di ieri: "Al 94° ha reuperato un pallone importantissimo con un ripiegamento difensivo, è un grandissimo segnale da capitano. Anch'io ero un attaccante e so cosa significa il gol, ma alla fine era tranquillo e contento per la vittoria della squadra. Mi è piaciuto, deve continuare a lavorare così e il gol arriverà come sempre". 

    Lautaro è il primo a non essere soddisfatto del suo attuale rendimento realizzativo, ma i numeri non sono così preoccupanti: finora ha segnato 6 gol in questa stagione e la sua media è in linea con quasi tutti gli altri 6 anni precedenti. Dopo le prime 17 presenze stagionali Lautaro ha segnato 5 gol nella stagione 2018/19, 10 gol nel 2019/20, 6 gol nel 2020/21, 5 gol nel 2021/22, 7 gol nel 2022/23 e 14 gol nel 2023/24 (l'eccezione in positivo). Per un totale di 135 gol in 298 presenze con l'Inter. 

    Simone Inzaghi ha parlato anche dell'altro attaccante argentino dell'Inter, entrato dalla panchina al posto di Thuram e tornato in campo a San Siro dopo oltre un anno e mezzo (la sua ultima apparizione risaliva al 13 maggio 2023 in Inter-Sassuolo 4-2): "Correa è tornato a essere il giocatore che conosciamo, sta facendo molto bene in allenamento e in partita, deve continuare così". Dopo il gol e i due assist di Verona, El Tucu ha messo davanti al portiere Lautaro, ma non è riuscito a farlo segnare. La sua missione personale è un'altra: convincere Inzaghi a inserirlo nella lista Uefa per la seconda metà della Champions League, magari al posto di Arnautovic. Un altro attaccante in scadenza di contratto a giugno 2025 destinato a lasciare l'Inter a parametro zero al termine di questa stagione, come Correa. 

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