Redazione Calciomercato
Intermania: ok la difesa, ma non basta e Inzaghi lo sa. Sacchi l'ha capito, la lezione di Guardiola
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Raya non compie alcuna parata, viene prima salvato dalla traversa sul destro di Dumfries e poi spiazzato da Calhanoglu sul rigore che decide l'incontro. A proposito, la differenza tra Europa e Italia è anche a livello arbitrale, non solo per il penalty concesso contro Sommer a Firenze e non su Merino. Lo svizzero è a quota 28 parate in Serie A (con 13 gol subiti) e 15 in Champions League (5 ieri). Nonostante venga impegnato di più, è ancora imbattuto dopo le prime 4 giornate di coppa. Si tratta di un record inedito per l'Inter, che con Simone Inzaghi in panchina ha inanellato 19 clean sheet in 33 partite di Champions: 8 su 11 con Sommer.
I dati dicono che l'Inter in Italia è più produttiva ma perforabile, al contrario che in Europa. Giusto ripartire dalla difesa e dal cinismo, ma così non può bastare. Per arrivare in fondo in entrambe le competizioni, serve una sintesi. La squadra vista contro l'Arsenal non è competitiva ai massimi livelli per la Champions, dove servirà un'Inter così ermetica in difesa ma più proficua nella fase offensiva. Simone Inzaghi è il primo a saperlo, ma deve gestire una rosa con un'età media avanzata. E, a differenza dei grandi club stranieri, deve fare i conti con una serie di campagne acquisti votate al risparmio.
Lo ha capito pure uno dei suoi critici più duri, Arrigo Sacchi, che applaude la vittoria di "corto-muso" sull'Arsenal. L'ex ct della Nazionale scrive sulla Gazzetta dello Sport: "Questa Inter è pronta per arrivare fino in fondo in Champions League. La squadra di Simone Inzaghi è matura, solida, forte in ogni reparto. Una volta bloccati gli spazi agli inglesi, i nerazzurri hanno pensato a costruire la loro manovra e a rendersi pericolosi: atteggiamento saggio che, in alcuni momenti del primo tempo, ha mandato in tilt l'Arsenal. L'Inter ha gestito bene il pallone in velocità, ha combattuto senza paura in mezzo al campo e, quando è andata un po' in sofferenza, in particolare nella ripresa, ha dimostrato di saper reggere l'urto e di non crollare. I nerazzurri possono giovarsi di una manovra che, disegnata molto bene dall'allenatore, è un valore aggiunto. L'Arsenal ha cercato di dominare il campo, di mettere al tappeto l'Inter, di costringerla nella sua metà campo. Però non è riuscita nell'intento e ciò è testimonianza della crescita dei nerazzurri che, ormai, si comportano nelle sfide internazionali con il coraggio necessario. Non sono timidi, non si difendono a oltranza, ribattono colpo su colpo e, così facendo, mettono in mostra qualità notevoli. Per il calcio italiano dev'essere un orgoglio avere una squadra che disputa la Champions con questo stile. Mi è piaciuto molto il modo in cui, dopo aver recuperato il pallone, i ragazzi di Inzaghi sono usciti in velocità per andare ad attaccare l'avversario. Un segnale importante, è come dire: non mi fai paura, ci sono anch'io! Ecco, l'Inter, in questa Champions, non solo c'è, ma a mio avviso sarà protagonista fino alla fine".
Il Manchester City viene da tre sconfitte di fila contro Tottenham in coppa di lega inglese, Bournemouth in Premier e Sporting in Champions. Pep Guardiola commenta: "So che la gente si aspetta che vinciamo tutte le partite 5-0 e che centriamo il Triplete in ogni stagione perché questo è il nostro standard. Abbiamo incontrato delle buone squadre, che hanno meritato di vincere". L'analisi dell'allenatore spagnolo è condivisibile. Il suo discorso vale per i campioni d'Inghilterra e, a maggior ragione, per i campioni d'Italia.
L'Inter di Simone Inzaghi ha abituato troppo bene i propri tifosi e il pubblico in generale, sia sotto l'aspetto dei risultati, sia dal punto di vista del gioco. Non va mai dimenticato, anche se e quando le cose dovessero mettersi male. Intanto è giusto godersi i secondi posti in Champions dietro al Liverpool (a +2) e in Serie A in scia al Napoli, che domenica sera si presenta a San Siro con un punto di vantaggio. Battere gli ex Conte e Lukaku varrebbe il sorpasso in vetta alla classifica.
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A me non interessa quello che racconti, l'importante è che stiate dietro sia in Campionato che in...