Intermania: Inzaghi favorito… come Allegri contro Conte. Il confronto con la Juve
IL CONFRONTO - Scaramanzia a parte, confrontando i singoli calciatori delle due squadre, nel rendimento individuale prevalgono i nerazzurri. Che però hanno costi inferiori sia come monte ingaggi (120 a 115 milioni di euro lordi all'anno), sia come spese per acquistare i cartellini (413 a 318 milioni di euro, compresi bonus e commissioni).
Le difese sono le migliori del campionato e sostanzialmente si equivalgono. L'Inter è più forte a centrocampo e forse anche in attacco, ma soltanto nella coppia titolare Lautaro-Thuram. Perché a livello di reparto Allegri può contare su 4 punte di livello come Vlahovic, Chiesa, Kean e Milik. A differenza di Inzaghi, che ha delle riserve un po' troppo in là con gli anni come Arnautovic e Sanchez, i quali non danno sufficienti garanzie a livello fisico e realizzativo. Inoltre la spina dorsale bianconera (Szczesny, Bremer, Rabiot e Chiesa) è all'altezza di quella nerazzurra, se non addirittura superiore. Senza dimenticare la variabile del mercato di gennaio, quando Giuntoli potrà rinforzare ulteriormente la rosa con un centrocampista centrale e un attaccante esterno.
EQUILIBRIO - Comunque vada lo scontro diretto, la sensazione è che stavolta nessuno sia in grado di ammazzare il campionato con largo anticipo come fatto l'anno scorso dal Napoli. Nel 2023, al netto della penalizzazione in classifica per il caso plusvalenze, finora la Juventus ha raccolto solo 3 punti in meno dell'Inter. E, almeno teoricamente, ha maggiori margini di crescita sotto l'aspetto del gioco. Si sbaglia chi si aspetta una squadra sempre tutta chiusa in difesa. Infortunati due titolari nell'Inter (Pavard e Bastoni) e uno nella Juve: Danilo.
11 ANNI FA - Una sfida scudetto del genere riporta alla mente quella della stagione 2011/2012. Quando il Milan di Allegri, campione in carica, sembrava nettamente favorito rispetto alla nuova Juve di Conte, che (senza le coppe europee) alla fine si laureò campione d'Italia. Nonostante Ibrahimovic, capocannoniere della Serie A con 28 gol. Col senno di poi, rileggendo le due formazioni tipo, i bianconeri non sembrano più così inferiori come si diceva allora.
JUVE (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtesteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Vucinic, Matri. All. Conte.
Storari; Caceres, Marrone, Grosso; Pepe (Krasic), Padoin, Pazienza, Giaccherini, Estigarribia (Elia); Quagliarella (Borriello), Del Piero.
MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Seedorf; Emanuelson; Ibrahimovic, Robinho. All. Allegri.
Amelia; Mesbah (De Sciglio), Bonera (Yepes), Mexes, Zambrotta (Taiwo); Aquilani (Gattuso), Ambrosini, Muntari (Flamini); Boateng; Cassano (Pato, Inzaghi), El Shaarawy (Maxi Lopez).